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La Boldrini a Marzabotto: "Qui un episodio dei più orribili del 1944, 1.836 civili uccisi"

Un 25 aprile speciale a Marzabotto, dove ha presieduto la commemorazione il Presidente della Camera Laura Boldrini: "Giorno in cui festeggiamo la vittoria della democrazia"

Laura Boldrini a Marzabotto per celebrare la Festa della Liberazione: "La nostra Costituzione è la più bella del mondo. I suoi valori e i suoi principi sono il frutto migliore della lotta antifascista. Oggi, per l'anniversario della Liberazione, ho voluto essere in un luogo dove si è consumato uno degli episodi più orribili del 1944, a Marzabotto. Qui, settant'anni fa, 1.836 civili - neonati, bambini, giovani, donne, uomini non in armi - furono uccisi dai nazisti. A loro dobbiamo la nostra libertà. Nel giorno in cui festeggiamo la vittoria della democrazia è bene ricordare che è grazie all'Europa unita che è stata garantita la pace e si è tenuto fede alla promessa fatta da italiani, francesi, tedeschi, inglesi e altri sulle macerie del conflitto: “mai più guerre tra noi”. A Bologna, in Piazza Nettuno, Palma Costi.

La democrazia conquistata a così caro prezzo, per essere matura, non può avere spettri segreti. Per questo bisogna sollevare il velo che copre tanti misteri d'Italia. Il 25 aprile di un anno fa, a Milano, avevo affermato: mai più segreti. E dal giorno dopo ho cominciato, insieme all'Ufficio di Presidenza della Camera, a dar corso a quell'impegno: dalla desecretazione delle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone sulla "terra dei fuochi", ai misteri delle navi dei veleni e dell'uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, fino al cosiddetto "armadio della vergogna", rinvenuto nella cancelleria della Procura militare di Roma nel 1994 e contenente atti delle stragi nazi-fasciste. Quei documenti sono stati trasferiti all'archivio storico della Camera e abbiamo chiesto alle autorità competenti di poterli rendere pubblici.

E' anche con la trasparenza che si contrasta l'antipolitica, che ci avvelena e vuol far credere che siamo tutti uguali, tutti della stessa pasta. Non è così. Ai giovani dico: rinnovate senza distruggere, appassionatevi alla politica. Non lasciatela nelle mani di chi vuole perseguire il proprio tornaconto. Fatene una cosa pulita, aperta, bella.

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