Firme false M5S, Piazza: 'Non sapevo neanche falsificare la firma dei miei genitori a scuola'

Al momento Marco Piazza, consigliere del Movimento 5 Stelle e vicepresidente del consiglio comunale, rimarrà al suo posto, anche se conferma l'ipotesi dell'autosospensione se e quando riceverà l'avviso di fine indagine per le presunte irregolarità nella presentazione delle firme per le elezioni regionali del 2014.

"Sarò estremamente intransigente anche con me stesso", aveva commentato ieri la notizia del fascicolo aperto in Procura e "ho ricevuto una stima e un supporto che mi hanno lasciato a bocca aperto da parte degli avversari di sempre c'è stata un'attestazione di stima molto forte che in una brutta giornata come quella di ieri mi ha lusingato molto. Per cui al momento non ho motivo di pensare che non ci sia fiducia nel mio ruolo istituzionale".

Benchè sorpreso per l'indagine Piazza sa "che la Procura ha fatto tante indagini, vediamo cos'hanno trovato, se ci sono irregolarità e che irregolarità sono. Al momento non abbiamo nessuna idea di ciò che ci viene contestato", ma esclude le firme false "non sapevo neanche falsificare la firma dei miei genitori quando andavo alle superiori, figuriamoci se falsifico le firme per le regionali - ironizza - sembra comunque che si tratti di 10-20 firme, ricordo che stiamo parlando di migliaia di firme".

"Nel MoVimento chi sbaglia va via, senza sconti" si legge nel blog di Beppe Grillo "siamo gli unici a farlo. Negli altri partiti, su tutti il Pd, l'abbrutimento, le falsità, le condanne, gli sprechi di denaro pubblico sono la chiave per fare carriera politica". 

Per il consigliere 5 Stelle la procedura di raccolta e certificazione delle firme sono sì un "supplizio", ma "le regole le conosco - sottolinea - e le persone con cui lavoro possono testimoniare la mia pedanteria quando sono ai banchetti a certificare. Se vado in bagno si ferma tutto e si crea la fila. Spesso non mi chiamano neanche come certificatore perchè sono un po' troppo preciso", conclude. (agenzia dire)