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Emergenza accoglienza migranti, FdI dà la colpa alla Regione

Continua anche lo scontro sui migranti, 150 arrivati in Emilia-Romagna, 37 a Bologna, ieri. FdI: "addossa le colpe alla Regione: "Ha rifiutato lo stato di emergenza"

Non si fermano gli sbarchi e continua anche lo scontro sui migranti, 150 provenienti dalla Sicilia arrivati Emilia-Romagna, 37 a Bologna. Ieri, la Prefettura fatto sapere di non aver disponibilità di posti né risorse economiche e, con una dura nota l'assessore al welfare, Luca Rizzo Nervo, e la consigliera delegata al Welfare della Città metropolitana, Sara Accorsi, hanno illustrato la situazione: "Tutto ciò dovrebbe avvenire a carico del bilancio del Comune di Bologna - e degli altri Comuni metropolitani - che in assenza di altre soluzioni dovrebbe collocare queste persone in albergo, a costi di mercato", mentre, fanno notare "la prima accoglienza spetta allo Stato". 

Dal primo giugno al 18 agosto, 55.318 sono gli arrivi, 102.973 dall'inizio dell'anno. Nella nostra regione sono stati accolti 12.572 La regione con il maggior numero di presenza è la Lombardia con 16.814 (pari al 13% del totale), seguita dall'Emilia Romagna con 12.572. 

"Regioni governate dalla sinistra hanno rifiutato lo stato di emergenza"

"Ormai la sinistra sempre più in bambola non si ferma davanti a nulla e dice e fa tutto e il contrario di tutto. Così molte regioni governate dalla sinistra, tra cui Emilia e Toscana hanno rifiutato lo stato di emergenza, salvo poi contestare l’esistenza di una situazione critica", critica Fabio Brinati, consigliere comunale di Fratelli d'Italia. Brinati fa riferimento al 'no' da parte di alcune regioni, Emilia-Romagna compresa, all'ordinanza del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.

Secondo il consigliere il rifiuto avrebbe "determinato la mancata attivazione di procedure accelerate e derogatorie per creare adeguate strutture di accoglienza. Se davvero l’Assessore Rizzo Nervo riscontra una situazione di difficoltà vada a bussare alla porta di Bonaccini che non ha aderito allo Stato di emergenza oppure a quella della senatrice Zampa che ha scritto la legge secondo la quale spetta ai Comuni di garantire l’accoglienza ai minori non accompagnati". 

"Ci troviamo quindi davanti alla decisione delle Prefetture - continua Brinati - che ordinano di fare posto ai nuovi arrivati, chiedendo di andarsene a coloro che vivacchiano da anni in quelle che dovrebbero essere, per legge, situazioni temporanee. Ad esempio, città come la rossa Bologna in cui si organizza un sit-in a favore di immigrati irregolari, con reddito, senza protezione internazionale perché negata e che da anni e anni sfruttano il nostro paese. Senza contare le condizioni in cui questi si trovavo a vivere, spesso gestite da cooperative non controllate. Ma ovviamente tutto ciò non ha importanza, l’imperativo è contrastare il Governo". 

Scontro Viminale-sindaci

Ma non è solo il Comune di Bologna ad alzare gli scudi, sono diversi i sindaci che contestano la gestione governativa degli sbarchi. Il ministro dell'Interno ed ex prefetto di Bologna, Matteo Piantedosi, avrebbe definito "surreale" la polemica, addossando alle regione di centrosinistra che non hanno accetto lo stato di emergenza la colpa per i ritardi nell'accoglienza. 

Il ministero dell'Interno "sta lavorando ad un decreto sicurezza nuovo per rendere più veloci e meno complicate le espulsioni" di migranti, "perchè non possiamo ospitare mezzo mondo in Italia con l'Europa che se ne frega e si volta dall'altra parte". Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini in una diretta social.

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