rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Migranti, arrivi senza sosta: "Scaricabarile sui Comuni, resa del sistema nazionale di accoglienza"

37 arrivi oggi a Bologna, ma la Prefettura non avrebbe risorse nè posti: "Diamo un contributo, ma la prima accoglienza spetta allo Stato". L'attacco dell’assessore Rizzo Nervo e la consigliera metropolitana Accorsi

“La Prefettura di Bologna e il Ministero dell’Interno ci chiedono di farci carico con risorse del Comune di Bologna dell’accoglienza di nuclei familiari migranti, con minori al seguito, giunti a Lampedusa a Ferragosto. La Prefettura non ha disponibilità né di posti né economiche per attivare soluzioni. Ci pare sia una dichiarazione di resa evidente da parte di chi gestisce il sistema d’accoglienza nazionale, giacché la prima accoglienza delle persone migranti è per legge a carico dello Stato. Non ci sono evidentemente più le risorse né la capacità per gestire flussi mai visti prima, ma di un fenomeno ormai strutturale, provenienti dal Mediterraneo e da Lampedusa verso le città italiane". Così in una nota l’assessore al Welfare e Salute Luca Rizzo Nervo e la consigliera delegata al Welfare della Città metropolitana Sara Accorsi

Il Comune ha chiesto un incontro urgente al Commissario Valerio Valenti che sarà a Bologna nei prossimi giorni per affrontare il tema su mandato del Ministro Piantedosi: "Offriremo la nostra collaborazione nello spirito che contraddistingue il nostro territorio da sempre - continuano Rizzo Nervo e Accorsi - ma dovremo anche dire la verità, ricordando che Bologna si è dotata da molti anni, per una scelta di tutti i Comuni metropolitani, di uno strutturato sistema di accoglienza diffuso, il più grande d'Italia, con oltre 1900 posti di accoglienza. Oltre a questo vi è lo sforzo straordinario che come Comune di Bologna facciamo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, oltre 500 accolti. Un sistema che si basa, lo ricordiamo, sulla professionalità di centinaia di operatori sociali, mediatori, funzionari pubblici comunali e statali". 

"Risorse non sufficienti nemmeno a garantire posti letto"

"A seguito delle decisioni assunte con i Decreti Salvini e l’impostazione dell’attuale governo con il Decreto Cutro (dopo il naufragio e le decine di morti a fine febbraio scorso - ndr) - osservano - che limita le potenzialità del sistema SAI, i capitolati e le risorse stanziate non sono sufficienti a garantire nemmeno posti letto e strutture sul nostro territorio. Per non parlare di quanto sarebbe necessario per garantire un reale turnover delle persone accolte, in mancanza di reali strumenti di supporto per una progressiva autonomia a qualsiasi livello. Se questo purtroppo avviene per gli adulti, di più ancora risulta grave sul fronte dei minori stranieri non accompagnati". 

Cosa sta accadendo: gli arrivi di oggi

150 migranti provenienti dalla Sicilia composto quasi totalmente da nuclei familiari anche con minori sono arrivati questa mattina in Emilia-Romagna, fanno sapere dal Comune, ma "la Prefettura ci scrive di non avere capienza sufficiente per questa tipologia di persone nelle strutture di prima accoglienza cioè statali, di tutta la regione e l’area metropolitana. Ci viene chiesto pertanto di prendere in carico questi nuclei familiari presso le nostre strutture di pronto intervento per vulnerabili o comunque presso i servizi sociali. I nuclei senza collocazione sarebbero 11 per un totale di 29 persone, su 37 destinate a Bologna. Tutto ciò dovrebbe avvenire a carico del bilancio del Comune di Bologna - e degli altri Comuni metropolitani - che in assenza di altre soluzioni dovrebbe collocare queste persone in albergo, a costi di mercato".

Per Rizzo Nervo e Accorsi si tratta della "resa del sistema nazionale di accoglienza e un insostenibile scaricabarile sugli enti locali. Ai ritmi attuali degli sbarchi questi numeri sono destinati a moltiplicarsi, fino ad arrivare a qualche centinaio di persone la settimana, che senza una rete di accoglienza sono destinate a rimanere letteralmente in strada. Pensiamo sia doveroso informare l’opinione pubblica su quanto sta avvenendo, richiedere un tavolo urgente con la Prefettura, incontrare appena sarà possibile il Commissario nazionale Valerio Valenti e convocare come Comune un incontro con tutte le reti sociali e sindacali della città per l’inizio della prossima settimana".

Ritengono doveroso anche "condividere quanto sta avvenendo con il mondo che opera nel campo dell’accoglienza anche dal punto di vista lavorativo, oltre che solidale. Perché le ripercussioni rischiano di essere senza precedenti senza risposte concrete da parte del Ministero degli Interni e del Governo. Insieme alle realtà che compongono le reti sociali dell’accoglienza del territorio valuteremo ogni possibile azione per affrontare questa situazione, mettendo in campo i nostri valori e le nostre battaglie. Perché Bologna non lascia indietro nessuno, ma questo Governo ci deve delle risposte".

Minori senza posto?

Quanto alle notizie di stampa apparse relativamente alla presenza di minori in strada "ci risulta - spiegano -  che ad oggi quelli intercettati dalle Forze dell’ordine siano stati ricondotti alle comunità di provenienza o che si siano spontaneamente allontanati. Ci preme ribadire che secondo l’art 19 del Decreto Legislativo 18 agosto 2015, n. 142 (Attuazione della direttiva 2013/33/UE) la prima accoglienza dei minori stranieri non accompagnati spetta allo Stato (comma 1), ed in ogni caso alla Prefettura qualora il Comune dati gli ingenti flussi (comma 3) abbia esaurito ogni sua possibilità (oltre 500 accolti). A questo proposito sia l’ANCI nazionale che numerosi altri comuni sono usciti in questi giorni. Il Comune di Bergamo nelle scorse settimane ha addirittura presentato ricorso al TAR del Lazio in merito".

"Oltre non si può andare"

"Oltre non si può andare e richiamiamo tutti alle proprie responsabilità: la prima accoglienza spetta allo Stato, sia per gli adulti che per i minori. Noi qui diamo un contributo, volontario, straordinario - ma - è necessario che il Governo a fronte del flusso di arrivi più grande degli ultimi 7 anni di un fenomeno strutturale che come tale andrebbe affrontato, metta in campo soluzioni, insieme praticabili e dignitose. Superando un evidente deficit di pianificazione, condividendo un’impostazione diversa con gli enti locali.

Noi ci rendiamo disponibili in quel quadro di responsabilità e di pianificazione, a fare ancora la nostra parte in modo serio - concludono - E ancora una volta con senso di responsabilità risponderemo positivamente alla richiesta di Prefettura e Ministero dell’Interno di farci carico dei nuclei familiari migranti, con minori al seguito, giunti a Lampedusa a Ferragosto. Ma ognuno deve fare la sua parte e deve farla bene”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Migranti, arrivi senza sosta: "Scaricabarile sui Comuni, resa del sistema nazionale di accoglienza"

BolognaToday è in caricamento