Consiglio Comunale, un minuto di silenzio per Silvia Caramazza: "Seguiremo il caso"
Il caso dell'omicidio che ha scosso la città non è certo l'unico: "eguiremo con molta attenzione il caso convinte, convinti, che questo genere di casi vada considerato come un serio problema che riguarda tutta la società
Il presidente del Consiglio comunale Simona Lembi ha aperto l'assemblea di oggi esprimendosi sull'omicidio di Silvia Caramazza, per la quale è stato rispettato un minuto di silenzio. "Si chiamava Silvia Caramazza, aveva 39 anni, era residente a Bologna. Il suo corpo, chiuso in un sacco nero della spazzatura, è stato deposto nel freezer di casa e lì rimasto per molti giorni di cui 8, dicono diverse fonti della stampa, tra la denuncia di scomparsa e il ritrovamento del cadavere nella casa di viale Aldini". Quante altre donne hanno fatto una fine analoga a Bologna?
UN FENOMENO IN CRESCITA ANCHE NELLA NOSTRA CITTA'. "Casa delle donne per non subire violenza" sostiene sia la seconda donna uccisa a Bologna quest'anno (ECCO LE ALTRE STORIE) la quarta in Emilia Romagna, la sessantottesima in Italia. E non ha dubbi sul fatto che questi ammazzamentisiano derubricabili come femmicidi e cioè uomini che ammazzano le donne, per la principale ragione che sono donne. Il fenomeno non è per nulla recente. Recente è semmai l'attenzione, finalmente, che da qualche tempo ne viene data. Scompaiono via via le informazioni irrilevanti (la provenienza geografica dell'assassino, le condizioni sociali della vittima, slogan come 'delitti passionali, uccisa per troppo amore, la troppa gelosia' come se fosse sufficiente conoscere lo status dei protagonisti di questa carneficina, per spiegare, davvero, le ragioni che stanno alla base di delitti di questo tipo e anticipare gesti che devono destare allarme".
IL COMUNE NON ABBASSA LA GUARDIA SULLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE. "Compaiono invece - prosegue Simona Lembi -racconti di gesti inquietanti: telefonate ossessive, gesti che esprimono il controllo dell'altra persona a volte anche più di una denuncia fatta. Conoscete la mia opinione: la violenza contro le donne non è mai solo una questione di soldi, di provenienza geografica o di altro ancora. E' principalmente la conseguenza di una disparità di potere tra i generi: di poter essere e di poter fare. Da tempo questa questione viene affrontata anche in seno al Consiglio comunale di Bologna, non intendo riprendere i tanti ordini del giorno depositati. Non è mia intenzione qui fare l'elenco delle cose fatte dal comune e neppure delle tante iniziativa prese dal livello europeo a quello locale. Voglio solo dire che seguiremo con molta attenzione il caso di Silvia Caramazza e delle altre donne uccise in quanto donne, convinte, convinti, che questo genere di casi vada considerato e riconosciuto come un serio problema che riguarda tutta la società.