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Diritti civili

"Diritti dei bambini e legami genitoriali negati", al via la due giorni delle Famiglie Arcobaleno

Dopo lo stop del prefetto di Milano alle trascrizioni dei bimbi nati da coppie omogenitoriali, l'associazione organizza un doppio convegno dove interverrà anche il sindaco Lepore

Dopo il caso Milano, con la decisione del prefetto di interrompere la trascrizione per i figli nati da coppie omogenitoriali, l’associazione delle Famiglie Arcobaleno sono scese in piazza Maggiore a protestare e ora lanciano una due giorni di riflessioni sul tema, anche in preparazione della manifestazione che si terrà a Torino tra un mese, il prossimo 12 maggio.

Giuristi, docenti e avvocati a confronto

“Famiglie sospese e legami genitoriali negati. I diritti dei bambini e delle bambine, le famiglie arcobaleno. I tempi della giustizia”, il titolo scelto per il primo incontro in programma domani pomeriggio alle 19, con un carattere più tecnico legale e infatti gli ospiti saranno la giudice Melita Cavallo, i professori Antonio Schillaci e Diletta Tega, e l’avvocata Clizia Grimaldi.

"I tempi della politica"

Dai contorni più politici l’appuntamento di giovedì, sempre alle 18, con la partecipazione del sindaco di Bologna Matteo Lepore, e i dem Brando Benifei, Valeria Valente e Alessandro Zan, fresco di nomina nella nuova segreteria di Elly Schlein, proprio per portare avanti la battaglia sui diritti civili. Parteciperà anche Sergio Lo Giudice, capo di gabinetto di Lepore in Città metropolitana, storico leader dell’Arcigay e padre di due figli nati all’estero attraverso la gestazione per altri. Entrambi gli incontri si terranno sulla piattaforma meet (https://meet.google.com/wpe-icpf-uiz l'indirizzo diffuso dagli organizzatori dell'evento). 

La posizione del Comune di Bologna

Nei giorni scorsi Lepore è ritornato sul tema per ribadire la posizione del Comune di Bologna, che non sarà quella di disobbedire a circolari ministeriali che peraltro a Palazzo d’Accursio non sono mai arrivate, ma per continuare a registrare i figli nati da due madri, anche concepiti con la fecondazione eterologa all’estero. “Nessuna sentenza lo impedisce e non ci sono state mai fatte obiezioni”, ha specificato Lepore. Al contrario, dal 2019 l’amministrazione comunale ha “smesso di fare le trascrizioni per i figli delle coppie di due padri, a seguito di una sentenza della Cassazione che interveniva su queste, perché c'era un rischio di "ordine pubblico" legato al ricorso alla gestazione per altri all'estero”. Per queste ragioni, la battaglia di Lepore assieme a molti sindaci italiani, a partire da quello di Milano Beppe Sala, è di promuovere la proposta del matrimonio egualitario. “È solo con quello – ha sottolineato Lepore – che si superano in un colpo solo tutte le discriminazioni”.

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