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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Regioni, nuovi colori e coprifuoco posticipato alle 24. Come si cambia da oggi e nei prossimi giorni

L'Emilia Romagna, nonostante l'Rt in risalita, si appresta a una nuova settimana di zona 'gialla'. Intanto da oggi quasi tutta l'Italia è in giallo. E si parla di coprifuoco spostato in avanti

L'Emilia Romagna, nonostante l'Rt in risalita (sfiora il livello di guardia di 1) si appresta a una nuova settimana di zona 'gialla'. A partire da oggi, 10 maggio, più in generale l’Italia tutta prova a ripartire definitivamente dipingendosi quasi completamente di giallo (solo 3 le regioni in arancione - Sicilia, Sardegna e Valle d'Aosto- nessuna in rosso o bianco).

Regioni e zone colore, come cambia l'Italia da oggi 10 maggio

Insieme alla nostra regione Emilia Romagna, in fascia gialla da stamane troviamo:

Abruzzo
Campania
Friuli Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
Toscana
Umbria
Veneto
Province autonome di Bolzano e di Trento (Trentino Alto Adige)
Puglia
Basilicata
Calabria

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Coprifuoco posticipato  

Entro due settimane tutte le regioni in zona gialla e il coprifuoco posticipato alle 23 o alle 24. A metà giugno la zona bianca almeno in alcune regioni d'Italia. Secondo il sottosegretario alla Salute del MoVimento 5 Stelle Pierpaolo Sileri questo è il programma del governo Draghi per l'uscita dall'emergenza coronavirus.

E Sileri precisa anche che si aspetta un aumento dei contagi ma evidentemente il governo è pronto a prendersi i rischi "calcolati" di cui parlava Mario Draghi qualche tempo fa. "Con le riaperture aumenteranno, nelle prossime settimane, i nuovi positivi, ma solo per le fasce di età più giovani, come avvenuto nel Regno Unito e in Israele. Ma se il vaccino corre tra i giovani ci sono minori conseguenze". Il piano parte da un presupposto ben preciso e da una strategia che si va delineando in modo sempre più chiaro. Ieri infatti il bollettino del ministero della Salute ha registrato un numero inferiore di morti a quello dello scorso ottobre. 

L'idea è che il piano di vaccinazione di massa abbia cominciato a raggiungere l'obiettivo di immunizzare la fascia più a rischio della popolazione, ovvero i pazienti con altre patologie (i cosiddetti "fragili") e le fasce d'età più anziane, che sono quelle più a rischio di morire per Covid-19. Una volta messa in sicurezza questa parte della popolazione, è il ragionamento del governo, anche se i contagi aumentano (e lo fanno nelle fasce d'età più giovani) i morti diminuiranno, così come i casi gravi e di conseguenza la pressione sugli ospedali e sulle terapie intensive. Mentre la vaccinazione proseguirà con le fasce più giovani. 

Questa strategia quindi dovrebbe portare a un crollo delle morti e dei ricoveri pur in presenza di una crescita dei contagi. Uno scenario confermato proprio da Sileri ieri nell'intervista rilasciata a Domenica In: "Per la fine di giugno, con i numeri delle vaccinazioni che stiamo vedendo, dovremmo arrivare a quello che sta succedendo in Gran Bretagna".

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