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Affitti: il mercato è bloccato, l'11% delle case resta vuoto

Sono tanti i proprietari che "non si fidano" ad affidare il loro immobile ad altri. Crif e Confabitare hanno varato "Affittabile" , il certificato che garantisce inquilini e canone

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Troppe poche case in affitto, una domanda crescente e prezzi troppo alti. È questo la fotografia del mercato immobiliare italiano che emerge dalla prima edizione dell’Osservatorio Affitti 2023, condotto da Nomisma per conto di Crif, in collaborazione con Confabitare.

L’11% degli immobili in Italia è vuoto e non in affitto

La domanda di immobili in affitto non conosce crisi: sono oltre 700mila le richieste di locazione stimate da Nomisma nel 2023. In Italia, il 57% delle abitazioni è di proprietà e utilizzato come prima casa e quelle destinate alla locazione sono circa il 10%.Non tutti i proprietari, però, se hanno una casa vuota la mettono sul mercato. Circa l’11% delle abitazioni in Italia, infatti, rimane non utilizzato o non viene concesso in locazione. Questo comporta una sostanziale scarsità di offerta che, insieme all’aumento generale dei prezzi degli ultimi 2 anni, ha determinato un aumento degli affitti (+2,1% nel 2023).

Gli affitti brevi

Quello degli affitti brevi è un settore in forte crescita, specialmente nelle località turistiche. Questo tipo di locazione rappresenta la fotografia più realistica di un orientamento che rende sempre più difficile l’individuazione di soluzioni abitative in locazione a medio-lungo termine.

C’è chi non si fida

Arriva al 30% la quota dei proprietari che si dichiarano non disposti ad affittare le proprie case. Percentuale che cresce ancora di più tra coloro che possiedono un'unica abitazione oltre quella di residenza. Circa il 10% dichiara di aver affittato in passato una o più abitazioni di proprietà ma di non averne più intenzione. Anche esperienze negative come sfratti o mancati pagamenti hanno il loro peso. Il 40% dei proprietari, infatti, ha avuto esperienze negative che li ha fatti desistere.  La metà dei proprietari di immobili, tuttavia, è a sua volta affittuario di altre abitazioni, magari di vacanza.

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Affidabilità economica dell’inquilino

L’affidabilità dell’inquilino è fondamentale. La morosità e i ritardi nel pagamento dell’affitto sono infatti problemi diffusi. Un terzo dei proprietari dichiara di aver subìto fenomeni di morosità – tra le 2 e le 4 rate -  e il 13% degli affittuari dichiara di aver saltato almeno un pagamento. Stessa dinamica si registra anche rispetto a ritardi nel pagamento dell’affitto: il 27,5% degli affittuari lo ha pagato in ritardo almeno una volta nell'ultimo anno, mentre lato locatori la quota di ritardi riscontrati sale al 38%.

Perché si paga in ritardo?

La morosità dei locatari è principalmente causata dall'emergere di spese impreviste. Questo avviene nel 40% dei casi, specialmente tra liberi professionisti, imprenditori, lavoratori autonomi e artigiani che scontano una discontinuità nelle entrate. In seconda battuta, in 1 caso su 3 la morosità è dovuta ad una temporanea perdita di lavoro o a difficoltà legate al reddito. Problema che aumenta per chi ha redditi bassi. Nonostante le difficoltà, circa il 50% dei locatori preferisce attendere prima di intraprendere azioni legali per la morosità, facendo emergere il profilo di un “proprietario tollerante”. Chi ha più case in affitto, però, spesso si dimostra meno accomodante.

Sfide e innovazioni nel mercato degli affitti

Per ridurre le attuali criticità nel mercato degli affitti, Crif ha introdotto il servizio "Affittabile". In questo modo l’inquilino può qualificarsi di fronte al proprietario di casa attraverso un documento che attesta il suo livello di affidabilità e definisce un canone medio mensile sostenibile. Questo servizio è piaciuto sia ai proprietari (80%) sia agli affittuari (41%). Se i proprietari, grazie a questo certificato, sono disposti ad abbassare i depositi cauzionali, gli affittuari sperano in canoni più in linea con le loro disponibilità.

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Gli esperti

“L'adozione di strumenti innovativi come Affittabile può contribuire a migliorare la fiducia e la stabilità nel mercato degli affitti, garantendo un ambiente più equo e trasparente per tutti i partecipanti” - commenta Beatrice Rubini, Executive Director di Crif. “Come già avviene in altri paesi, va sottolineata l'importanza per gli affittuari di poter fare affidamento su un sistema che riconosca e certifichi la loro affidabilità economica e la sostenibilità degli impegni di spesa, aiutando ad influenzare positivamente i locatori e il mercato della locazione”.

“Confabitare è impegnata a migliorare la situazione abitativa in modo che tutti abbiano accesso a un alloggio sicuro. Nel mercato immobiliare attuale, un documento che mostra in modo oggettivo l'affidabilità di un potenziale conduttore può rappresentare la soluzione per ripristinare la fiducia tra le parti e rilanciare il sistema degli affitti, contribuendo a migliorare l'efficienza e la trasparenza del mercato” - aggiunge Alberto Zanni, Presidente nazionale di Confabitare.

“L’Osservatorio Affitti è impegnato nel monitorare da vicino le dinamiche del mercato della locazione in Italia e nell’esplorare soluzioni mirate che consentano di affrontar concretamente le criticità presenti e rendere il mercato più fluido. Solo attraverso una collaborazione continua tra i diversi attori coinvolti, analisi continue e l’adozione di approcci innovativi possiamo creare un mercato degli affitti più sostenibile e accessibile per tutti”, conclude Luca Dondi dall'Orologio, Amministratore Delegato di Nomisma.

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