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Cronaca

Feste archiviate, tempo di remise en forme: "Lo slancio va stimolato, buon momento per cambiare stile di vita "

INTERVISTA | Il personal trainer Rocco Tosto spiega cosa è bene e cosa no.

In testa alla lista dei buoni propositi per il nuovo anno, anche a causa degli stravizi del periodo natalizio, c'è sempre l'obiettivo di mettersi/rimettersi in forma, di iscriversi in palestra, di cominciare con il piede giusto e con uno stile di vita che guardi più al benessere. C'è chi parte con il piede giusto e poi molla, chi ripiega alla fine su qualche challenge proposta da un influencer sui social ma anche chi con costanza, porta a casa i suoi risultati. Come riuscirci e soprattutto quale allenamento va bene per noi? Quali le discipline del momento, le innovazioni e le opportunità che possano garantire i migliori risultati?Lo abbiamo chiesto a Rocco Tosto, istruttore certificato di fitness, personal training e pilates matwork: "L'errore più frequente, soprattutto in questo periodo fatto di senti di colpa e voglia di occuparsi di se stessi, è l'improvvisazione. Si rischia di esagerare e magari anche di ottenere i risultati opposti a quelli desiderati".  

Buoni propositi, la psicologa spiega come raggiungere i nostri obiettivi

Come cominciare dunque l'anno nuovo prendendosi maggiormente cura del proprio fisico sia in termini salutistici che estetici? 

"Questo momento, il periodo della ripartenza e della voglia di migliorarsi (un po' come prima dell'estate ci si concentra sulla cosiddetta 'prova costume') rappresenta un'opportunità per chi vuole iniziare un percorso, mentre chi si allena con continuità naturalmente non ha bisogno di rimettersi in forma perché probabilmente non ha potuto fare a meno di muoversi anche durante le festività, visti i benefici che nel tempo di imparano a conoscere e ai quali si rinuncia a fatica. Questo slancio va sicuramente stimolato, ma quello che consiglio è che sia appunto un 'percorso' perchè va pensato così". 

Parlava dei rischi dell'improvvisazione, a chi rivolgersi? 

"Il fai-da-te spesso non porta molto lontano e se si hanno delle fragilità può anche danneggiare le articolazioni o il nostro stato generale. Chiaramente questa è la mia professione e non posso che dare un primo grande consiglio a chi sta cercando la sua strada: rivolgersi sempre a una guida competente, che può essere per esempio un kinesiologo. Anche se ci si iscrive in palestra è possibile chiedere una consulenza". 

 C'è sempre fretta nel voler vedere dei risultati, che servono anche come impulso motivazionale...

"La rimessa in forma è graduale e, soprattutto chi non è allenato, deve partire con calma, pianificando l'allenamento almeno due volte a settimana. Meglio tre. E' inutile farlo solo per pochi mesi, questo penso sia scontato. L'obiettivo che vogliamo raggiungere inoltre deve essere chiaro perché rimettersi in forma può voler dire tutto o niente. Di miracoli ne ho visti pochi ma di persone che hanno cambiato il proprio corpo guadagnandoci in salute molte...Voglio però precisare che, soprattutto se si arriva da uno stato di inattività, già dall'inizio si possono vedere miglioramenti e perdite di peso che danno carica e soddisfazione. Il mantenimento, dico una cosa scontata, è poi quello che comporta uno sforzo". 

Da personal trainer ha dei 'casi' che le hanno portato gratificazione e grandi risultati? 

"Sì. Non solo uno in verità, sono diversi. Ma in particolare sono molto orgoglioso di un ragazzo che si è rivolto a me circa un anno fa per perdere peso e che ho seguito insieme a una nutrizionista. Oggi ha perso (bene) circa 20 chili e il suo corpo risulta trasformato". 

Quali sono i trend del momento?

"Così come ormai da tempo va molto il crossfit. Come anche l'allenamento ad alta intensità (HIT - High Intensity Training) che consiste in serie di esercizi brevi ma intensi. Anche l'allenamento aerobico all'aperto è molto gettonato: la corsa è sempre vantaggiosa, meglio se alternata alla camminata per evitare problemi articolari. Allenarsi sotto carico per dimagrire è la cosa ottimale in termini di risultati". 

Fino a qualche anno fa la figura del personal trainer era considerata un po' una cosa "da vip", mentre oggi è frequente averne uno. E' così? 

"Esatto, è così. Negli ultimi cinque anni nel mio studio ho assistito a una grande evoluzione e devo dire che in questo il covid ha fatto la sua parte, favorendo gli allenamenti one to one a discapito delle palestre, per motivi ben intuibili. L'allenamento individuale è diventato un modo per impegnarsi a fondo potendo contare sull'attenzione totale di chi ci segue con grande consapevolezza. Così sbagliare posso dire che è praticamente impossibile". 

Gli obiettivi che le chiedono di raggiungere uomini e donne sono diversi? Quali sono? 

 "Le donne si vogliono concentrare su gambe, addominali e glutei. E anche sulle braccia. Le zone insomma, dove è più facile accumulare adipe. Chiaro che in ogni caso l'allenamento coinvolge comunque tutto il corpo. Gli uomini, come dico sempre, vuole allenare quello che vede! Petto, addome e braccia, con l'obiettivo primario di aprire la gabbia toracica a volte dimenticandosi delle gambe". 

Chi è Rocco Tosto. La sua carriera nel mondo del Fitness inizia nel 2009 nelle palestre di Perugia come istruttore di sala e personal trainer, prosegue in alcuni centri di Lucca come fitness manager, per poi trasferirsi nel 2015 a Bologna, dove svolge tutt’ora la sua attività. Qui ha svolto il ruolo di fitness manager presso un centro fitness e dal 2017 ha deciso di lavorare autonomamente all’interno del proprio studio. Insegna come docente formatore presso l’Accademia Italiana Fitness, tenendo corsi di personal training, posturale, body building, allenamento al femminile, master di kettlebell e allenamento in sospensione.

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