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Cronaca

Bologna città 30, martedì partono i controlli: "Fino a 845 euro" (nei casi limite)

Il tariffario sembra comunque partire dal minimo previsto dal codice della strada, che prevede sanzioni fino a oltre 3mila euro

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Multe fino a 845 euro, ma solo nei casi limite e comunque entro il minimo previsto di legge. Da martedì 16 gennaio, arriverà la tanto attesa -e per alcuni temuta- stretta sul traffico in città, con l'introduzione della zona 30 per quasi tutto il perimetro del comune di Bologna.

Con uno sguardo rapido alla mappa interattiva di Bologna città 30 si capisce subito la portata dell'iniziativa che si appresta a entrare in vigore. Con l'eccezione di viali di circonvallazione, assi attrezzati e vie ad alto scorrimento (come via Stalingrado) tutta la città scala la marcia, comprese le radiali come Massarenti, Murri, Saragozza, Saffi, Zanardi, ma non per esempio Sabotino, Tolmino e Ghandi. 

Sempre il 16 inizieranno i controlli della polizia locale. Ogni giorno -riferisce palazzo D'Accursio- circa sei pattuglie (operanti su turni durante la giornata) saranno impegnate "con attività di controllo per la sicurezza stradale in tutti i quartieri della città, soprattutto sulle strade che passano a 30 km/h, ma proseguendo anche su alcune direttrici che restano a 50 km/h".

Nei giorni scorsi è stato presentato anche l'aggiornamento della Centrale di controllo semaforico che, dalla Torre A di Piazza Liber Paradisus, monitora il transito del trasporto pubblico e privato nei 335 incroci regolati con impianto semaforico in città.

Attenzione ai luoghi sensibili: controlli su turni

Le strade a 30 km/h interessate in via prioritaria dai controlli a rotazione sono quelle più vissute dalle persone, dove ci sono scuole, mercati e negozi di vicinato, ospedali, case di cura e della salute, parchi e giardini, case di quartiere, impianti sportivi, ecc. e vi è un’elevata presenza di utenti vulnerabili della strada, cioè pedoni, ciclisti, bambini/e, persone anziane o con disabilità. Inoltre altre 15 scuole saranno presidiate da vigili e assistenti pedonali per aiutare studenti e famiglie negli attraversamenti in sicurezza. L’individuazione delle priorità di controllo tiene conto anche delle oltre 18mila segnalazioni arrivate dal questionario di ascolto sul progetto Città 30, con cui i bolognesi hanno indicato in modo ricorrente 250 strade più pericolose in città.

Pannelli infovelox in strada per segnalare la velocità

In questa occasione, faranno il loro esordio in strada gli "infovelox", nuovi pannelli luminosi mobili acquistati dall’Amministrazione che non elevano sanzioni ma segnalano in tempo reale la velocità effettiva dei veicoli in transito, evidenziando in verde le velocità che rispettano i 30 km/h e in rosso quelle che li superano. Le pattuglie li collocheranno in prossimità dei posti di controllo e fermeranno i conducenti che non rispettano il limite, per informarli che stavano andando troppo forte e per sottoporli a controlli ed eventuali sanzioni sulle altre norme di comportamento del codice della strada e verifiche amministrative sul veicolo.

Posti di blocco con il telelaser (ma un cartello lo segnalerà)

Oltre a questi strumenti più finalizzati a informazione, prevenzione e deterrenza, le pattuglie avranno a disposizione in alcuni casi anche i telelaser del tipo TruCam o TruSpeed, che il Corpo di Polizia Locale ha già in dotazione e utilizza normalmente da diversi anni. Con questi dispositivi, opportunamente segnalati con un cartello 80 metri prima, saranno accertate e sanzionate a norma di legge le violazioni dei limiti massimi di velocità in vigore, fermando il veicolo e procedendo alla contestazione immediata dell’infrazione. Tenuto conto del margine di tolleranza di 5 km/h previsto per legge, la sanzione scatta dai 36 km/h nelle strade in cui il limite è dei 30 e dai 56 km/h nelle strade in cui il limite è dei 50.

Le sanzioni: multe da 29 a 845 euro

In base al codice della strada il comune ha scelto di partire dal minimo tabellare, anche se nei casi più estremi si arriverà a pagare centinaia di euro di sanzione, oltre che alla sospensione della patente. Più in particolare, questi i casi:

  • Minimo 29,40 euro per chi supera il limite fino a 10 km/h (quindi tra i 36 km/h e i 45 km/h nelle strade con limite dei 30 km/h), se non si paga entro i 5 giorni la sanzione passa a 42 euro (oltre i 60 giorni a 86,5 euro);
  • Minimo 121,10 euro e 3 punti della patente per chi va tra 11 e 40 km/h oltre il limite consentito, se non si paga entro i 5 giorni la sanzione passa a 173 euro (oltre i 60 giorni si passa ad 347 euro);
  • 543 euro, 6 punti e sospensione della patente della patente da uno a tre mesi per chi circola tra 41 e 60 km/h oltre il limite;
  • 845 euro, 10 punti e sospensione della patente da 6 a 12 mesi per chi circola oltre 60 km/h in più del limite.
  • In questi ultimi due casi, essendo prevista la sospensione della patente, la legge non consente lo sconto del pagamento entro 5 giorni.

Opposizione sulle barricate: Lega e Fdi chiedono referendum

Le opposizioni a Palazzo D'Accursio sono sa tempo schierate contro questo giro di vite sulle velocità dei veicoli e oltre a una raccolta firme, Lega e Fdi sfidano la giunta Lepore sul tema del consenso, chiedendo a gran voce un referendum per saggiare la condivisione della misura da parte della popolazione.

Per la promotrice, Guendalina Furini "la decisione di implementare Città30 a Bologna avrà un impatto significativo sulla mia vita quotidiana e su quella di molti altri come me soprattutto credo non frequenterò più il centro come prima se non esclusivamente per esigenze lavoro/universitarie. Nonostante le intenzioni positive della riduzione del limite di velocità - come migliorare la sicurezza stradale - ciò non tiene conto delle esigenze effettive dei cittadini di Bologna ma anche di chi abita nei dintorni".

“Lepore sostiene che la maggioranza dei bolognesi sarebbero a favore della città 30. Noi siamo convinti del contrario. Se è così sicuro della sua posizione, ci chiediamo perché continui a evitare di permettere ai Bolognesi di dire chiaramente la loro" - dichiara Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega in consiglio comunale.

Per Stefano Cavedagna, capogruppo di Fratelli d'Italia in Comune, il questionario "è mal posto e, pertanto, inattendibile. Non viene mai chiesto 'sei a favore o meno della città 30?'. La modalità con cui sono poste le domande e forniti i dati, tutti senza nome e cognome, è quindi fallace. Affermare che il 70% dei cittadini è a favore della Città 30 è quindi un dato poco credibile oltre che irreale".

I dati del Comune: con limite a 30 meno incidenti gravi e mortali

Il Comune dal canto suo, nell'annunciare l'avvio dei controlli sui nuovi limiti, argomenta così: "La principale finalità della Città 30 è infatti ridurre incidenti, morti e feriti: da questo punto di vista, va ricordato che i 30 km/h fanno veramente la differenza, perché gli studi scientifici e i dati reali dimostrano che una persona investita a 50 km/h ha solo il 10% di probabilità di sopravvivere e invece ben l’80-90% se lo scontro avviene a 30 km/h".

L’obiettivo principale dei controlli è sensibilizzare la città, perché solo con un cambio culturale dell’utilizzo della strada sarà possibile realizzare la Città 30, e salvare vite.
I controlli servono a tutelare la sicurezza stradale e l’incolumità dei cittadini, considerando che la velocità conta sempre: è in assoluto la prima causa diretta degli incidenti mortali sulle strade urbane secondo ISTAT, ed è il fattore che rende più gravi gli effetti degli incidenti provocati da altre violazioni, come distrazione alla guida, mancate precedenze, ecc.

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