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Cronaca Centro Storico / Via Rialto

Giovane mamma accoltellata in via Rialto, condannato a 15 anni l'ex

"Ha ottenuto la sua giustizia". Così il legale della donna, vittima di una brutale aggressione finita nel sangue nel giorno della vigilia di Natale del 2022

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Quindici anni. E' la condanna arrivata stamane per il 32enne marocchino che nel giorno della Vigilia di Natale del 2022 picchiò e colpì alla gola con un paio di forbici l'ex compagna, davanti ai figlioletti, ferendola gravemente. 

"Ha ottenuto la sua giustizia".  Questo il commento rilasciato dal suo legale - come informa l'Agenzia Dire -  dopo la lettura della sentenza con cui l'uomo è stato condannato in abbreviato a 15 anni per tentato omicidio, lesioni, resistenza e rapina.

Accogliendo le richieste formulate lo scorso novembre dal pm Nicola Scalabrini, la giudice Grazia Nart ha anche interdetto in perpetuo dai pubblici uffici l'imputato, difeso dall'avvocato Matteo Sanzani, lo ha interdetto legalmente per la durata della pena e ha disposto nei suoi confronti la sospensione dell'esercizio della responsabilità genitoriale. Quanto ai risarcimenti, per la vittima la somma dovrà essere quantificata in sede civile, mentre per i figli sono state disposte provvisionali da 100.000 euro e per il Comune di Bologna un risarcimento da 40.000 euro.  

Vigilia di Natale insanguinata

Brutale era stata l'aggressione. Viva per miracolo la donna. Il 24 dicembre 2022 l'uomo sarebbe piombato in casa con l'inganno, facendosi aprire la porta dai vicini, poi una volta dentro ha aggredito l'ex - 25 anni - per poi video chiamare il padre di lei: "Ho ucciso tua figlia, vieni". Infine  il tentativo di fuga, minacciando e rapinando la conducente di un'auto, per poi andarsi a schiantare contro un cantiere  dove i poliziotti e i carabinieri l'hanno fermato.

La richiesta d'aiuto disperata al papà

"Papà devi venire qui..non se ne vuole andare, sta facendo casino... Portalo via...". Così la richiesta di aiuto della giovane mamma accoltellata alla vigilia di Natale in via Rialto dall'ex compagno.  Prima di essere raggiunta da vari colpi di fendente, la 25enne sarebbe riuscita a inviare qualche messaggio di allarme. Poi uno dei figli, il maggiore, prendendo il telefono della madre sarebbe riuscito a fare una videochiamata per chiedere aiuto al nonno, dicendogli che il padre stava ammazzando la mamma.

Così dall'altro capo dello smartphone un padre sentiva la figlia urlare, mentre veniva colpita prima con dei pugni, poi con un paio di forbici. Ripetutamente. Fino a quando il figlio maggiore è scappato verso il portone e ha bloccato un passante. Sono poi stati i vicini a mettere in salvo i bambini e allertare i soccorsi, che si sono  occupati di trasportare d'urgenza la donna in ospedale. 

Sopravvissuta dopo un intervento di due ore e mezza

A salvarla un intervento d'urgenza all'ospedale Maggiore, dove l'allora 25 enne era finita in prognosi riservata in Rianimazione . Una lesione gravissima alla carotide comune che, spiegarono i medici, di solito non lascia scampo. "Siamo intervenuti con la massima urgenza, come fossimo in una situazione da guerra, e alla fine ce l'ha fatta. Ce l'abbiamo fatta". 

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