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Cronaca Camugnano

Vittime, dispersi e condizioni dei feriti: cosa sappiamo dei lavoratori di Bargi

Sono sei le morti accertate, altrettanti i feriti ricoverati in vari ospedali della regione. Si cerca l'ultimo operaio di cui non si hanno più notizie

Mario Pisani, 73 anni, residente a San Marzano di Giuseppe (Taranto), Vincenzo Franchina di 35 anni, residente a Sinagra (Messina) e Petronel Pavel Tanase, 45 anni, rumeno residente a Settimo Torinese. Della morte di questi operai si è saputo poche ore dopo la notizia dell'incendio e dell'esplosione della centrale elettrica nel territorio di Camugnano, alle 15 circa di martedì 9 aprile. E dopo oltre 24 ore di ricerche sono stati trovati senza vita tre dei quattro uomini dispersi: Paolo Casiraghi, 59 anni di Milano, Adriano Scandellari, 57enne del Padovano e Alessandro D'Andrea, 37 anni, di Pontedera ma residente nel milanese. L'operaio ancora disperso è Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli.

"Poche speranze di trovarli vivi"

Le ricerche vanno avanti in condizioni sono proibitive. 100 i Vigili del fuoco che operano sul posto e che si muovono tra le macerie, ma il livello dell'acqua si è alzato e quindi sono entrati in azione i sommozzatori, che lavorano già al piano meno 9. "Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci offre questa idea", ha detto Luca Cari, dirigente comunicazione dei vigili del fuoco.  

Chi erano le vittime

Petronel Pavel Tanase aveva 46 anni ed era residente a Settimo Torinese. Di origine rumena, era papà di due gemelli.

Mario Pisani era il più anziano: aveva 74 anni, ed era residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto) anche se da qualche anno viveva al Nord. Era ex dipendente Enel, ora titolare della Engineering automation srl, la ditta per cui lavoravano anche le altre due vittime. 

Vincenzo Franchina aveva 36 anni e arrivava da Sinagra, nel Messinese. Si era sposato un anno fa ed era da poco diventato papà. Viveva a Genova.

Adriano Scandellari aveva 57 anni, ed era un dipendente di Enel Green Power. Originario di Ponte San Nicolò in provincia di Padova, aveva una moglie e due figlie. Nell'aprile del 2023 era stato insignito del titolo di Stella al Merito del Lavoro e Maestro del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

Gli ultimi in ordine di ritrovamento: Paolo Casiraghi, aveva 58 anni ed era originario di Milano. Era dipendente dell'Abb, multinazionale operante nel settore della robotica e dell'energia, con sede anche a Sesto San Giovanni, nel Milanese. Il prossimo 15 aprile avrebbe compiuto 59 anni. Viaggiava molto per lavoro e aveva abitato nella zona nord di Milano, tra i quartieri Niguarda e Bicocca. E Alessandro D'Andrea, 37 anni, di Pontedera ma residente nel milanese.

Le condizioni dei feriti

Apprensione anche per i feriti. Due sono stati ricoverati all'ospedale Bufalini di Cesena: uno ha 25 anni e uno 42. Il più giovane ha riportato ustioni non particolarmente gravi alle mani e si trova in osservazione breve intensiva. I soccorritori lo hanno trovato al piano meno quattro dell'impianto idroelettrico.  Il 42enne ha ustioni su oltre il 15% del corpo e problemi all'apparato respiratorio per le inalazioni.

In rianimazione all'ospedale di Parma c'è un altro lavoratore ferito, di 54 anni. È in prognosi riservata, in condizioni stazionarie ma critiche sempre a causa delle ustioni.

Prognosi riservata anche per Jonathan Andrisano, di 35 anni, ricoverato in rianimazione a Bologna al Sant'Orsola. È intubato e ventilato meccanicamente ma stabile.

Il quinto operaio ferito è stato portato a Pisa, si trova in Rianimazione. Originario di Venezia, ha 59 anni ed è parte dell'unità specialistica di Enel al lavoro nella centrale. 

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