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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

"Lavoro nero", 8 aziende chiuse e multe per 120mila euro

Le ispezioni hanno riguardato autolavaggi, ristoranti, negozi di alimentari e un laboratorio tessile in città e in provincia

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna e i militari del Comando Provinciale hanno eseguito controlli per prevenire e reprimere fenomeni di lavoro “nero” e sfruttamento. Le ispezioni hanno riguardato attività commerciali ed aziende in città e nella provincia. Sono stati individuati lavoratori in “nero”, ovvero senza contratto e senza le previste comunicazioni al centro per l’impiego. Non sono mancate le violazioni riguardanti la normativa sulla
sicurezza dei luoghi di lavoro e la salute dei lavoratori, quali la mancata redazione del DVR (documento valutazione rischi), l’omessa formazione/informazione dei lavoratori circa i rischi e il mancato invio dei lavoratori a specifica visita medica.

Lavoratori irregolari in 8 attività

Nell’ambito dei controlli, in 9 aziende e attività, è stata accertata la presenza di lavoratori “in nero”. Sono stati adottati 8 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, quindi la chiusura delle attività interessate alle violazioni in materia di lavoro. Le sanzioni amministrative e penali ammontano a oltre 120. 000 euro.

Autolavaggi

Nel Comune di Zola Predosa, i militari hanno controllato un autolavaggio riscontrando la presenza di un lavoratore impiegato in “nero” privo di permesso di soggiorno. Il titolare è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione della normativa inerente l’impiego di lavoratori stranieri privi di titolo di soggiorno.

Nel Comune di Dozza, il datore di lavoro è stato sanzionato e deferito per aver impiegato un lavoratore “in
nero”, privo di permesso di soggiorno.

Nel Comune di Pieve di Cento l’amministratore della ditta ispezionata è stato sanzionato per aver impiegato un
lavoratore in “nero” sul totale dei 6 lavoratori presenti ed è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
In relazione alle verifiche elevate tre maxi sanzioni per lavoro “nero” ed ammende complessive per circa 30.000 euro

Ristorazione

A Bologna i militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna hanno controllato due attività di ristorazione: per una è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, il legale rappresentante è stato deferito all’A.G. felsinea per aver
omesso la redazione del Documento di Valutazione del Rischio (DVR).

Sempre nel Comune di Bologna, il titolare firmatario dell’attività di ristorazione è stato deferito per aver omesso la formazione specifica in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro in favore dei lavoratori, cosi come previsto da T.U. sicurezza D.lgs 81/2008.

A Imola e Dozza i Carabinieri hanno controllato tre attività di ristorazione per le quali è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di manodopera in “nero”, in quanto è stata accertato l’impiego al lavoro, senza regolare contratto, di tre lavoratori (uno per ogni azienda controllata).

Nel Comune di Sasso Marconi, in un’attività di ristorazione si è accertato che i dipendenti non avevano ricevuto adeguata formazione sulla sicurezza. Il legale rappresentante è stato pertanto deferito all’A.G. In relazione alle verifiche sono state elevate complessivamente sanzioni/ammende per 55.000euro.

Alimentari 

A Bologna, Casalecchio di Reno, Pianoro e Castel Maggiore, sono stati controllati esercizi di rivendita al dettaglio di prodotti alimentari.
In tre attività è stata riscontrata la presenza di lavoratori stranieri in “nero”, privi di assunzione e di regolare contratto di lavoro con multe salate. 
Nel corso degli accertamenti, presso una delle attività sottoposte a controllo, è stata accertata la presenza non autorizzata di installazione di impianti di videosorveglianza, in violazione della normativa a tutela e rispetto della libertà e dignità dei lavoratori, in violazione della Legge 300/1970 c.d. Statuto dei Lavoratori.
In relazione alle verifiche sono state elevate sanzioni/ammende per circa 15.000 euro.

Laboratorio tessile

In un’azienda tessile gestita da imprenditoria cinese, durante le verifiche documentali e dei luoghi di lavoro, soo state riscontrate gravi e diverse violazioni circa il mancato rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, con sospensione quindi dell’attività imprenditoriale. Il titolare dell’impresa è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna.
E' stato accertata anche la mancanza del Documento di Valutazione del Rischio (DVR), la mancanza di sottoposizione a visita medica di idoneità e la mancanza di formazione ed informazione sui rischi legati alla salute sui luoghi di lavoro in favore dei 5 lavoratori impiegati, tutti regolari ed in possesso di contratti di lavoro.
Nel corso dell’attività ispettiva, si è accertata, inoltre, la mancata adozione di misure utili a salvaguardare i lavoratori da pericoli connessi a rischi elettrici diretti (impianti non a norma e mancanza di adeguati cartelli di avviso di rischio elettrico) e la presenza di corridoi e vie di fuga (da utilizzarsi in caso di emergenze) che non risultavano sgombere e prive di ostacoli. In relazione alle violazioni sono state elevate ammende per circa 40.000 euro.

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