Centro storico, controlli lavoro nero e sicurezza: i Carabinieri chiudono 2 ristoranti e un alimentari
Il Nucleo Ispettorato del Lavoro in 24 le aziende cittadine e della provincia. accertato l'impiego di personale senza contratto e violazioni su privacy e sicurezza. 9 le attività sospese. Nel mirino ristoranti e autolavaggi con multe per oltre 80mila euro
Sono state 24 le aziende ispezionate dai Carabinieri, 63 i lavoratori identificati dei quali 9 sono risultati senza regolare contratto di lavoro.
I Carabinieri del Comando CC per la Tutela del Lavoro - Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna, unitamente a militari del Comando Provinciale CC di Bologna, hanno eseguito nella Città Metropolitana di Bologna controlli di prevenzione e repressione del lavoro “nero” e sfruttamento, con riguardo anche alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e le regolari comunicazioni telematiche al centro per l’impiego.
Nel corso delle ispezioni sono state accertate, come riferisce il Nucleo, violazioni riguardanti la normativa inerente la sicurezza dei luoghi di lavoro e la salute dei lavoratori, quali la mancata redazione del DVR (documento valutazione rischi), l’omessa formazione/informazione dei lavoratori circa i rischi, oltre che violazioni in materia di impianti di videosorveglianza installati sui luoghi di lavoro.
In 9 delle 24 aziende controllare sono stati identificati lavoratori “in nero” e sono stati adottati altrettanti provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, disponendo la “chiusura” delle attività interessate alla gravi violazioni in materia di lavoro. Elevate sanzioni amministrative e penali per oltre 80.000 euro.
Controlli nel centro storico
Due le maxi sanzioni per lavoratori “in nero e altrettanti provvedimenti di sospensione attività imprenditoriale anche per violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori e di installazione di impianti di videosorveglianza".
I Carabinieri del Comando CC per la Tutela del Lavoro - Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno controllato due ristoranti e un negozio di alimentari.
Per le due attività di ristorazione è stata riscontrata la presenza di lavoratori stranieri in “nero”, privi di assunzione e di regolare contratto di lavoro. Nei confronti dei due titolari delle attività di ristorazione è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale con relativa sanzione per lavoro nero.
Nel corso degli accertamenti, i militari hanno riscontrato la presenza non autorizzata di installazione di impianti di videosorveglianza, in violazione della normativa a tutela e rispetto della libertà e dignità dei lavoratori (Legge 300/1970 c.d. Statuto dei Lavoratori).
I titolari sono stati sanzioni per oltre 15mila euro.
Lavoro nero e sfruttamento a Bologna: chiuse 10 attività, multe per oltre 100mila euro
Controlli a Zola Predosa e Bazzano
Oltre 44.000 euro di multa elevate durante i controlli nei due comuni della provincia di Bologna, Zola Predosa e Bazzano.
A Zola Predosa, i militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna hanno sospeso l'attività di due ristoranti che impiegavano lavoratori stranieri in “nero” privi di assunzione e di regolare contratto di lavoro.
A Bazzano, Valsamoggia, in una macelleria etnica è stata accertata la presenza di un un lavoratore di nazionalità marocchina, in “nero”. Anche in questo caso l'attività è stata sospesa.
Controlli a Imola Castel San Pietro e Molinella: autolavaggi nel mirino
Anche in provincia sono state riscontrare violazioni in tema di lavoro.
A Imola, in un autolavaggio è stata accertata la presenza di un lavoratore in “nero” privo di permesso di soggiorno. Il titolare è stato denunciato per violazione della normativa inerente l’impiego di lavoratori stranieri privi di titolo di soggiorno. Inoltre lo stesso veniva sanzionato per non aver custodito il DVR - Documento di Valutazione del Rischio presso la sede.
Nel Comune di Castel San Pietro Terme, sempre in un autolavaggio, il datore di lavoro è stato sanzionato per aver impiegato un lavoratore in nero senza contratto di lavoro, completamente sconosciuto alla pubblica amministrazione, e denunciato per non aver redatto, anche in questo caso, il DVR - Documento Valutazione del Rischio, oltre che per aver omesso adeguata formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ai lavoratori presenti.
Nel Comune di Molinella l’amministratore della ditta ispezionata è stato sanzionato per aver impiegato un lavoratore lavoratore in “nero” su quattro. L'attività è stata sospesa.
Complessivamente elevate sanzioni amministrative per oltre 22.000 euro.