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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Addio a Michela Murgia. Il testamento affidato a Cathy La Torre

E' mancata ieri a Roma a 51 anni per un tumore renale

"Faceva discutere, dava punti di vista mai scontati, sempre liberi e argomentati. Un’intellettuale ancorata al presente che criticava e denunciava". Così commenta la segretaria del PD bolognese Federica Mazzoni la notizia della morte della scrittrice Michele Murgia, mancata a Roma il 10 agosto. 

A maggio, in un'intervista, aveva reso noto di essere malata di un cancro al rene che non le avrebbe lasciato scampo, viste le metastasi al tessuto osseo e e al cervello: "Me ne andrò piena di ricordi. Mi ritengo molto fortunata. Ho incontrato un sacco di persone meravigliose. Non è vero che il mondo è brutto, dipende da quale mondo ti fai", aveva detto. 

"L’ho conosciuta con ‘Il mondo deve sapere’ sulle storture del mercato del lavoro che genera precarietà - conclude Mazzoni - Mancherà molto". 

"Hai combattuto. Da combattente. Buon viaggio, Michela" ha scritto sui social il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. 

Michela Murgia a Bologna aveva partecipato a "Passa parola" oppure "le parole sono importanti", per riprendere una scena del film Palombella Rossa di Nanni Moretti. All'Arena del Sole, insieme a Neri Marcorè, Vera Gheno, Lodo Guenzi, avevano incontrato studenti e studentesse, sull'uso del linguaggio per contrastare i fenomeni di discriminazione, di genere, di orientamento sessuale, religiosa, quindi verso tutto quello che è considerato "diverso" dalla "norma". 

 I funerali si terranno sabato 12 agosto, alla chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Rom alle 15.30.

Il testamento affidato a Cathy La Torre

Ci hanno lavorato per mesi Michela Murgia e l'avvocata Cathy La Torre al testamento. La scrittrice ha quindi scelto di affidare le sue ultime volontà all'avvocata e attivista siciliana, bolognese di adozione. La Torre sui social ha commentato proprio con una frase della scrittrice: "Riemergere da se stessi è tanto difficile quanto più si è profondi" aggiungendo "tu sempre e ovunque Michela". 

La carriera

Il mondo dei call center e del marketing telefonico lo descrive nel suo primo libro, intitolato 'Il mondo deve sapere', pubblicato nel 2006 con il sottotitolo 'romanzo tragicomico di una telefonista precaria', che ispira la sceneggiatura del film 'Tutta la vita davanti' di Paolo Virzì. Del 2009 è il suo libro più importamte, 'Accabadora' appunto, uscito per Einaudi e poi tradotto in diverse lingue che le fa vincere i premi Campiello e Mondello. Il suo ultimo libro è "Tre ciotole, rituali per un anno di crisi". 

La tv e l'impegno politico

Dai programmi 'Le Invasioni Barbariche' su La7 e 'Quante Storie' su Rai3. I movimenti indipendentisti sardi la candidano a presidente della Sardegna, ottenendo poco più del 10% dei consensi elettorali alle elezioni regionali del 2014; poi con la Sinistra e la lista formata da Si, Rifondazione comunista e l'Altra Europa che alle elezioni europee non raggiunge il 2% dei voti. 

La vita privata

Si è sposata in articulo mortis in seconde nozze con il regista Lorenzo Terenzi, pur non credendo nel valore del matrimonio ma per garantire alla sua famiglia queer 'allargata' quel che lo Stato ancora non garantisce per legge, definendo le sue nozze "un atto politico".

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