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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Patrick Zaki a 5 mesi dal rilascio: "Alcune cicatrici non possono essere ritoccate"

"Ancora non ci credo" scrive il giovane studente egiziano pensando alla liberazione di qualche mese fa e contando i mesi dall'evento

"Sono passati cinque mesi da quando sono stato rilasciato, ancora non posso crederci. L'unico fatto di cui sono sicuro è che alcune cicatrici non possono essere ritoccate": Patrick Zaki lo scrive su Twitter, contando il tempo trascorso da quell'8 dicembre, quando la notizia della scarcerazione venne diffusa dalla ong Eipr - Egyptian initiative for personal rights. "Tutto bene, forza Bologna" aveva detto in italiano all'uscita dal carcere di Mansoura lo studente dell'Alma Mater. Ma la sua situazione non è certo risolta: si è ancora in attesa del pronunciamento dell'autorità giudiziaria, con data (dopo lo slittamento di aprile) fino al prossimo 21 giugno. 

Già lo scorso febbraio  era stato rimandato. D'altrode lo stesso febbraio era accaduto lo stesso: "La cosa buona è che ora sono libero e spero che sarò libero anche alla fine" aveva commentato il ragazzo, che sui suoi social aveva denunciato di essere sotto un "attacco informatico". 

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