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Covid, c'è chi non guarisce del tutto. "Possibili postumi, anche per il resto della vita"

Intervista a Stefano Nava, direttore di Pneumologia e Terapia Intensiva Respiratoria del Sant'Orsola

Problemi respiratori, ansia, depressione, conseguenze cardiologiche. Sono solo alcuni dei postumi dalla Covid-19 lasciati in eredità ad alcuni pazienti della prima ondata. Si tratta di un sottogruppo di persone molto eterogeneo – come spiega il direttore di Pneumologia e Terapia Intensiva Respiratoria del Sant'Orsola, Stefano Nava –  composto da pazienti giovani e anziani che hanno in comune i segni lasciati dal coronavirus a distanza di tempo.

"Su più di 100 pazienti che hanno ottenuto una visita di controllo a distanza di tre e sei mesi – spiega Nava – circa il 20-30% ha mostrato postumi significativi per quanto riguarda non solo l'apparato respiratorio ma anche depressione, ansia e in alcuni casi problemi cardiologici".

"Conosciamo ancora molto poco e fortunatamente la maggior parte dei pazienti guarisce – prosegue lo pneumologo –ma c'è chi presenta i postumi di una malattia grave, la Covid-19, una malattia che può portare anche a delle conseguenze che possono essere presenti per tutto il resto della vita".

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