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Cronaca Piazza VIII Agosto

Dopo Montecitorio ambulanti in Piazza VIII Agosto: "Riapriamo il mercato della Piazzola per protesta"

Venerdì mattina alle 10.30 gli ambulanti apriranno i loro banchi, ma al posto della merce ci saranno dei cartelli: "I mercati all'aperto non sono più rischiosi dei supermercati. Fateci aprire, vi siete dimenticati di noi anche se continuiamo a pagare"

Il mercato della Piazzola riapre, ma "solo per finta" e soprattutto, per protesta. Di ritorno dalla manifestazione romana che a Montecitorio ha radunato ristoratori e commercianti messi in ginocchio dalle restrizioni da Covid-19 (durante la quale si sono verificati anche degli scontri), i lavoratori del mercato di Piazza VIII Agosto domattina (venerdì 9 aprile 2021) si posizioneranno come un qualsiasi weekend fuori dalla pandemia nei loro posti e con i loro furgoni.

Apriranno i loro banchi, ma invece della solita merce esporranno dei cartelli con gli hashtag #maipiùchiusi e #adessobasta, sotto i quali anche attraverso i social si sta raccontando il dramma di chi ha azzerato i guadagni a fronte di spese e tasse da pagare che restano. Dopo il funerale delle loro attività celebrato simbolicamente in Piazza Maggiore, la categoria degli ambulanti torna quindi a farsi sentire sperando che si possa riaprire il prima possibile visto che "Le attività all'aperto sono più sicure dei supermercati"

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Oltre ai banchetti montati come se si riaprisse il mercato si accenderà anche un microfono e alcuni degli ambulanti del mercato della Piazzola racconteranno la loro situazione economica, diventata ormai insostenibile. Lo spiega la portavoce Natascia Merighi: "Alcuni di noi prenderanno parola per far capire cosa stiamo passando e perchè pensiamo che riaprire non comporti alcun rischio per la nostra salute e per quella dei clienti dei mercati. A Roma è stata durissima, ci siamo trovati di fronte a tanta disperazione e a tratti è stato commovente. Ci dissociamo ovviamente dalla violenza alla quale abbiamo in parte assistito e speriamo che la nostra causa arrivata in Senato attraverso Anna Maria Bernini possa convincere chi è al potere". 

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Convincerli che i mercati aperti non comportano rischi per il contagio e che quindi vanno riaperti? Che la situazione economica della vostra categoria sia disperata e che si rischia alla riapertura di ritrovarsi decimati? "Il mercato all'aria aperta non potrà certo essere rischioso più di un supermercato, questo è evidente. Abbiamo gel e mascherine, gli stewards, il distanziamento e persino un presidio praticamente fisso della Polizia Locale. Siamo circa 600 operatori e in tutto l'ultimo anno gli unici contagi (tre o quattro al massimo) si sono verificati nelle ultime settimane e deriverebbero dai bambini di queste famiglie". 

In altre regioni alcuni vostri colleghi hanno potuto lavorare anche se in zona rossa? E' vero che c'è chi ormai fa il trasfertista nelle zone arancioni? "Non serve andare in altre regioni. Il Comune di Ferrara per esempio ha allargato la possibilità di aprire i mercati anche ad altre categorie extra alimentari e quindi i mercati si fanno. Molti di noi si stanno muovendo trasversalmente in altre regioni affittando posti nei mercati di altre zone, anche distanti da Bologna: in questo modo con i vari passaggi di colore, ci assicuriamo maggiori possibilità di lavorare. Facciamo anche questo". 

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Cosa succederà venerdì mattina? "Monteremo i nostri banchi e alcuni di noi racconteranno ai microfoni cosa si nasconde dietro alle nostre aziende fra i sacrifici e difficoltà: siamo realtà italiane, che pagano tasse, versano contributi in Italia...eppure il Governo che dovrebbe rappresentarci sembra essersi dimenticato completamente della nostra categoria. Ci saranno anche colleghi di altre province e a un certo punto ci muoveremo in furgone verso i palazzi della Regione Emilia-Romagna per chiedere al presidente Bonaccini di darci delle risposte. Speriamo che in Piazza VIII Agosto vengano anche i clienti che ci vogliono bene e ai quali manchiamo. La manifestazione avverrà nel rispetto delle norme anticontagio, mascherine e distanziamento e in piena collaborazione con le forze dell'ordine". 

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