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In piazza a Roma

Sanità, Bonaccini e Schlein alla manifestazione della CGIL

L'iniziativa oggi in difesa del sistema pubblico. Il governatore: "Garantire a chiunque diritto alle cure e alla tutela della salute"

Anche il governatore dell’Emilia-Romagna e presidente del Pd Stefano Bonaccini, e la segretaria dem Elly Schlein hanno aderito con la loro presenza alla manifestazione 'Articolo 32 Salute diritto fondamentale delle persone e delle comunità', promossa oggi dalla CGIL e un vasto cartello di associazioni, a difesa della sanità pubblica. Bonaccini e Schlein guideranno una folta delegazione dem che parteciperà all’iniziativa del sindacato che si terrà alle 10 in piazza della Repubblica a Roma. A Bologna lo scorso 15 giugno si è mobilitato tutto il settore sanitario (medici, infermieri, veterinari, oss, primari, amministrativi e pazienti) dando vita a una manifestazione in piazza del Nettuno con le stesse parole d'ordine: più risorse e personale. 

Bonaccini: "I tagli sono ingiustificabili"

"In piazza a Roma, assieme alla Cgil e a decine di associazioni, a difesa della sanità pubblica. Non sono infatti giustificabili i tagli che il governo prevede: addirittura un punto di Pil sul fondo sanitario nazionale", scrive Bonaccini sul suo profilo Facebook. "Mercoledì scorso, ad un incontro presso il Ministero della Sanità, anche presidenti di regioni governate dal centrodestra han chiesto al ministro Schillaci di aumentare, da subito, le risorse per la sanità pubblica", sottolinea nel suo post il governatore dell'Emilia-Romagna. "Tra tagli al fondo sanitario e carenza di personale è a rischio un sistema universalistico che dovrebbe garantire a chiunque, indipendentemente dal proprio reddito, lo stesso diritto alle cure e alla tutela della salute", l'allarme di Bonaccini. "Peraltro - aggiunge - tutte le opposizioni sono concordi nel contrastare i tagli alla sanità pubblica. Si può dunque mettere assieme un fronte largo che, oltre ai partiti, sappia mobilitare operatori, professionisti, associazioni, cittadini. A difesa di una giusta causa". 

"Negati 800 milioni di spese Covid" 

Bonaccini ha parlato dei problemi della sanità anche ieri intervenendo alla convention 'Donne Protagoniste in Sanità'. "Nella classifica pubblicata dal ministero della Sanità sui Lea, i livelli essenziali di assistenza, l'Emilia-Romagna è, per l'ennesimo anno, in prima posizione. È confermata la bontà di un sistema pubblico che offre servizi di qualità, nonostante la cronica carenza di medici e infermieri", ha detto Bonaccini. "Purtroppo, all'Emilia-Romagna sono state negate oltre 800 milioni di euro di spese sostenute per Covid, vaccinazioni, rincari energetici. Avendo più sanità pubblica e case di comunità, rispetto a tante altre regioni italiane, abbiamo sostenuto spese di gran lunga maggiori", ha concluso il presidente della Regione.

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