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Cronaca

4 feriti negli scontri a Bologna: studentessa denunciata per resistenza

Per il sindaco Forza Nuova in città è "un insulto", per Fiore: 'Il clima è cambiato'. Un manifestante: 'Stavamo battendo in segno di protesta contro la rete ma non avremmo mai potuto fare niente di male'

Se il sindaco Virginio Merola aveva definito "insulto" la presenza di Forza Nuova a Bologna, il leader della formazione di estrema destra Roberto Fiore, ieri sera in Piazza Galvani per un comizio elettorale, preceduto da manifestazioni di protesta e scontri, si fa forte del "clima politico cambiato. Queste idee vanno avanti, piaccia o no, attraverso la piazza e le strade. Nessuno ci toglie dalle strade", ha detto tornando anche sul regolamento comunale che vieta l'occupazione di spazi a chi non si dichiara anti-fascista: "Non firmeremo mai quell'ordinanza anti-costituzionale, ma sappiamo fare i comizi coi nostri megafoni, in certi casi anche solo con la nostra voce. Il problema - avverte - non è più se riusciamo a parlare, penetriamo dappertutto. Siamo in questi giorni anche nelle televisioni e diciamo ciò che vogliamo. E stiamo parlando nelle piazze più difficili, che sono per noi ormai non più proibite". Secondo Fiore "molte delle idee che circolano a livello governativo sono idee che nascono da Forza Nuova" e definisce Matteo Salvini un "politico intelligente" che "dice quello che la gente vuole sentire. A me - dice Fiore - fa piacere perchè conferma il fatto che le nostre idee stanno vincendo".

Il bilancio è di quattro feriti, due manifestanti e due esponenti delle forze dell'ordine, e di una denuncia per resistenza a carico di una 25enne: "Ci hanno schiacciato contro la parete mentre noi stavamo semplicemente sbattendo in segno di protesta contro la rete ma non avremmo mai potuto fare niente di male". Ha detto un manifestante ferito che ha partecipato al corteo antifascista, ma per il deputato PD Gianluca Benamati "non si può e non si deve rispondere alle provocazioni con la violenza" anche perché Bologna "oggi come ieri - scrive su Facebook - è e rimane una città civile e antifascista e bene fanno il sindaco e l'amministrazione comunale a sottolinearlo sempre a parole e nei fatti. Ma nel momento in cui è doveroso condannare tutte le violenza bisogna anche dire con chiarezza e ad alta voce che la legge vale per tutti e va sempre fatta rispettare". In questo caso la legge "è chiara, non discutibile e non interpretabile e vieta sia la ricostituzione del disciolto partito fascista quanto l'apologia del fascismo. Non dimentichiamolo e non accettiamo che alcuni facciano finta di non ricordarlo".

Comizio Forza Nuova: in Piazza il presidio 'contro'

Sulla stessa linea il deputato PD Andrea De Maria: "Non è con la violenza che si contrastano le provocazioni di Forza Nuova. Al contrario le si amplifica e le si legittima. La violenza politica va sempre condannata ed è nemica della dialettica democratica" quindi la risposta giusta starebbe "nella legalità e nella democrazia. Quella che ha dato il Comune di Bologna", afferma De Maria: "Bisogna chiedere con grande determinazione che sia rispettato il principio costituzionale che vieta la ricostituzione in qualsiasi forma del partito fascista". 

"Sono dei poveretti, non gli è rimasto più niente, solo l'antifascismo. Se lo diciamo a delle scimmie si mettono a ridere". Così Fiorenzo Consoli, candidato alle europee di Forza Nuova, parlando dal megafono in piazza Galvani degli antagonisti che hanno manifestato contro il comizio di Forza Nuova: "Non ci sono comunisti buoni e cattivi, sono tutti contro la nostra nazione", scandisce ancora il candidato (Dire). 

Scontri al corteo vs Forza Nuova

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