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Cronaca

Sicurezza, il questore: “Priorità a droga, furti e ordine pubblico”

Il questore Antonio Sbordone ha tracciato un primo bilancio della sua esperienza a Bologna

Droga, furti in abitazione e ordine pubblico: oltre alla violenza di genere, di cui aveva parlato in precedenza, sono questi i temi su cui il questore di Bologna Antonio Sbordone ha detto di voler tenere alta l’attenzione per il 2024. Come riportato dall’agenzia Dire, Sbordone ha detto che la sua prima impressione è di una città complessa e che va curata con attenzione, dove ci sono tante criticità, ma nulla che ci porti a lanciare delle grida d'allarme". Da parte sua, il questore ribadisce di considerare la lotta allo spaccio di droga una priorità, ripetendo che "bisogna agire sia sulla domanda, sia sull'offerta, in un'ottica non solo di repressione, ma anche di prevenzione" e sottolineando che "lo spaccio e il traffico di droga si portano dietro una serie di reati, come violenze e piccole rapine, e quindi incidono sulla sicurezza complessiva di una città e di una comunità, diffondendo un sentimento di grande insicurezza e minando la fiducia nelle istituzioni e nelle forze di polizia, anche a causa di una normativa che non ci consente di fare molto nei confronti dei piccoli spacciatori". Spacciatori che, prosegue, "sono quasi esclusivamente extracomunitari: è un dato di fatto, lo dico senza nessuna coloritura politica o sociale, e questo diffonde anche una forma di illegalità che riguarda l'arrivo in Italia di migranti irregolari che, non avendo altre possibilità, cadono nella rete dello spaccio o commettono reati come piccoli furti e rapine".

Oltre allo spaccio, Sbordone ha sottolineato il ripetersi, negli ultimi giorni, dei furti in appartamento, mentre sono in frenata le truffe nei confronti degli anziani. Infine, un passaggio sull’ordine pubblico, con riferimento ai recenti fatti che hanno visto la polizia scontrarsi in diverse occasioni con alcuni manifestanti: “Io devo garantire che le manifestazioni possano svolgersi, ma devo anche garantire che si svolgano senza intemperanze o violenze, e su questo vorrei fare qualche passo avanti, per avere un governo pacifico delle manifestazioni ed evitare il ricorso alla forza, che deve essere sempre l'extrema ratio”. E questo a maggior ragione in una città come Bologna, dove "c'è una grande sensibilità, e un'attenzione molto alta a livello politico, su temi come il diritto alla casa e il diritto allo studio", visto il “numero elevatissimo di studenti”.

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