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Cronaca Reno / Via Decumana

Taglio alberi in via Decumana, l'assessore: "Suolo inquinato e alberi malati, abbiamo mediato"

INTERVISTA a Raffaele Laudani, assessore urbanistica ed edilizia privata, dopo le contestazioni di cittadini e comitati: "Ci siamo confrontati spesso su un intervento approvato dall'amministrazione un precedente"

"Il risultato finale è un progetto che accoglie richieste migliorative dei cittadini e dei comitati, e francamente non credo che si possano attribuire colpe particolari a questa amministrazione". Lo ha detto a Bologna Today l'assessore comunale all'Urbanistica ed edilizia privata, Raffaele Laudani, in merito all'intervento e al taglio degli alberi in via Decumana a Bologna che vede la costruzione di un supermercato Aldi che ha visto l'opposizione di alcuni comitati e residenti. 

L'assessore evidenzia due elementi per meglio inquadrare la storia: "Sta arrivando ora in fase di realizzazione, ma è stato deciso, discusso e deliberato nella primavera del 2021 dal Consiglio comunale precedente, si tratta di un intervento pienamente legittimo". 

Il progetto prevede non solo la realizzazione del supermercato al pian terreno, ma "al piano superiore rimangono attivi (anche durante la fase di cantiere), spazi adibiti a uso scolastico sociale da parte della onlus Opimm, frutto di un accordo particolare che ha consentito di continuare questa attività di interesse sociale", espone Laudani. 

"Giardino da riqualificare"

L'accordo, come spiega l'assessore, prevedeva che il giardino venisse ceduto al Comune di Bologna, come da normativa: "Secondo il regolamento comunale è richiesta una serie di requisiti rispetto alla salute degli alberi, alla salute dei cittadini e all'accessibilità, ad esempio. Era quindi emersa a suo tempo la necessità di riqualificare quel giardino, altrimenti il Comune non avrebbe potuto prenderlo in carico".

"Inquinamento del suolo e salute critica degli alberi"

Nel corso dei carotaggi e delle analisi "è emerso poi un inquinamento dei suoli con parametri sopra i limiti consentiti, su cui è intervenuta anche Arpae. In base alle indicazioni date alla società, gli approfondimenti hanno evidenziato ulteriori superamenti dei limiti previsti dal regolamento dell'amministrazione, quindi si rendeva necessaria una bonifica dei suoli". 

E gli alberi? "La perizia di un agronomo certificato, come di prassi, forniva un quadro sullo stato di salute degli alberi molto critico e il Comune deve attenersi a quel parere in assenza di altre perizie di esperti preposti e certificati", spiega Laudani "ciò era riconosciuto anche dai cittadini, che infatti ci hanno chiesto di tutelare in particolare alcune alberature, quelli prospicienti un condominio limitrofo che garantiva ombreggiature ai residenti".

"Concordato un percorso incontrando i cittadini"

In questo quadro "avevamo ottenuto dalla proprietà di poter mettere in piedi un tavolo di confronto con i cittadini che avevano individuato alcune revisioni del progetto che abbiamo sottoposto alla società. In parte sono state accolte".

"Mi sono confrontato spesso con i residenti e i comitati su un intervento approvato da un precedente Consiglio comunale -  specifica Laudani - quando i cittadini e i comitati hanno manifestato dubbi e contrarietà, anche sulla salvaguardia degli alberi esistenti nel giardino. Io e gli uffici competenti li abbiamo incontrati, abbiamo fatto da tramite con la proprietà per apportare eventuali modifiche e per cercare di arrivare quindi a un intervento che fosse il meno conflittuale possibile". 

L'assessore dichiara che era stato però chiarito e concordato con residenti e comitati il "perimetro" di questa mediazione da parte del Comune, che aveva come "vincolo inderogabile il rispetto delle normative vigenti e la tutela della salute e della sicurezza dei cittadini". La proprietà da parte sua "ha accettato di aprire un confronto, ritardando anche l'inizio dei lavori per favorire il dialogo".

L'assessore illustra che da parte dei comitati era stata proposta, ad esempio una parte di pavimentazione superiore a quella del progetto originario: "Non eravamo d'accordo perchè per noi è prioritario il tema della desigillazione del suolo (meno asfalto e pavimentazione per ristabilire la permeabilità del terreno - ndr), quindi non ridurre la quantità di verde.

Sul tema delle bonifiche del suolo Laudani conferma di aver chiesto tempo per approfondire i temi sottoposti dai residenti per capire se qualche albero si sarebbe potuto salvare, ma la proprietà ha fatto scelte diverse, motivandole "per questioni di penali con le aziende esecutrici”, Si è però resa disponibile ad aumentare la quantità di alberature e di dimensioni più ampie. 

"Il risultato finale è un progetto che accoglie alcune richieste e migliorie dei cittadini e dei comitati. Avremmo voluto che questo percorso di accompagnamento proseguisse ancora, ma siamo sicuri di avere fatto tutto quello che potevamo fare nel rispetto dell’interesse generale, con una mediazione costante non solo mia, ma di tutti gli uffici, anche in pieno agosto. Uno sforzo che d’altra parte ci era stato riconosciuto dagli stessi residenti e comitati - conclude Laudani.

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