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Cronaca

Terrorismo, Comunità islamica dal Prefetto: 'A Bologna no minacce, ma attenzione alta per luoghi sensibili'

Dopo l'appello lanciato dal coordinatore dei musulmani bolognesi ad aprire il dialogo, Sodano li ha convocati: 'Incontro proficuo'. Intanto la Comunità attacca la Lega per aver diffuso una lista con presunti jadisti sul territorio: 'Si rschia caccia alle streghe'

La comunità islamica di Bologna incontra il prefetto Ennio Mario Sodano. Dopo l'appello, lanciato nei giorni scorsi dal coordinatore dei musulmani bolognesi, Yassine Lafram ad aprire il dialogo, ieri Sodano li ha convocati. Al colloquio, definito da Lafram "molto proficuo e rassicurante", c'erano anche il questore Vincenzo Stingone e il capo della Polizia municipale, Carlo Di Palma.

Il prefetto, racconta oggi Lafram, "ci ha rassicurati, dicendo che su Bologna non ci sono minacce, anche se l'attenzione è alta, dato che ci sono dei luoghi sensibili". La comunità islamica, dunque, che aveva chiesto informalmente di vedere le autorità, è molto grata al prefetto", visto che "ci ha confermato che possiamo essere una soluzione e non un problema".

Il faccia a faccia di ieri è solo il primo di una serie di incontri che si svolgeranno nel futuro, aggiunge Lafram. "Ci rivedremo sia su nostra che su loro richiesta", conclude soddisfatto il coordinatore della Comunità islamica.

LISTA PRESUNTI JADISTI A BOLOGNA, 'CACCIA ALLE STREGHE'. La comunità islamica bolognese si è invece mostrata preoccupata e contrariata per la diffusione ( ad opera della Lega) della lista con i nomi di 13 presunti jihadisti passati per la regione. Diffondere liste di potenziali terroristi islamici, con tanto di nomi, cognomi e indirizzi di casa, come ha fatto la Lega nord emiliano-romagnola "è pericoloso, sbagliato e imprudente", ha sbottato Lafram. Sia perchè appare con "un'offesa verso le autorità di polizia, che così sembrano non essere in grado di fare il loro lavoro", sia perchè "può scatenare una caccia alle streghe".

Controlli anti-terrorismo in San Petronio

Fabbri, come la consigliera comunale del Carroccio (e coordinatrice provinciale del partito), Lucia Borgonzoni, mette in chiaro oggi Lafram, con questi gesti "sfruttano la paura della gente e seminano odio" ed è per questo che "le altre forze politiche, a mio parere, si dovrebbero interrogare". L'impressione che si può suscitare nelle persone, prosegue Lafram, "è che le istituzioni non facciano abbastanza" e che dunque "è meglio farsi giustizia da soli". Cio' detto, il coordinatore della comunità islamica bolognese, invita Fabbri "a guardare i dati dell'Interpol".

Su 2.682 attentati avvenuti in Europa tra il 2003 e il 2013 "solo 16 sono di fondamentalisti islamici, cioè lo 0,6%". Questo, conclude, "è un dato, che dimostra quanto la Lega faccia politica sul sospetto e sulla demonizzazione degli altri per racimolare dei voti", è l'affondo finale.

(fonte agenzia Dire)

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