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Economia

20 anni senza la Lira, con la "Commissione Prodi" arriva l'Euro: "Pilastro più forte e più innovativo dell’Europa"

"La storia ha dimostrato quanto torto avessero anche i premi Nobel, che sostenevano che l’Euro non avesse alcuna possibilità di sopravvivere”

Sono passati 20 anni, da quando il 1º gennaio 2002, 12 paesi dell'UE adottavano l'Euro, al cambio di 1.936,27 lire. L'epocale passaggio di valuta avveniva durante il mandato di Romano Prodi, presidente della Commissione Europea (settembre 1999 - ottobre 2004), della quale faceva parte anche un altro ex presidente del Consiglio, Mario Monti, nel ruolo di commissario europeo per la concorrenza. 

"Sono ormai 20 anni che noi europei ci portiamo l'Europa in tasca. L'euro non è solo una delle valute più solide al mondo. È soprattutto un simbolo dell'unità europea. Le nostre banconote raffigurano su un lato dei ponti e dall'altro una porta: è proprio quello che l'euro simboleggia. L'euro è la valuta del futuro, e nei prossimi anni diventerà anche una moneta digitale. Inoltre l'euro rispecchia i nostri valori, il mondo in cui vogliamo vivere. È la valuta globale degli investimenti sostenibili. Ne possiamo andare tutti orgogliosi.” Ha commentato l'attuale presidente Ursula von der Leyen. 

“Furono giorni di grande soddisfazione e di gioia che segnarono la fine di un processo di portata storica, complicato e difficile, che ho affrontato prima come presidente del Consiglio italiano, per garantire fin da subito all’Italia l’ingresso nell’Euro, poi come presidente della Commissione Europea per aiutare a preparare tutti gli adempimenti per il giorno del lancio della moneta. Sono stati anni di grande impegno, che si conclusero con una grande vittoria per l’Europa“, ha detto il "professore" all Dire. 

Prodi: "L’Euro è il pilastro più forte e più innovativo dell’Europa"

Quindi un bilancio “Molto positivo, per il ruolo che l’Euro ha svolto e per i benefici che ha dato a tutta l’economia europea. Se oggi progrediamo con il progetto europeo è perché ne abbiamo posto le fondamenta con l’Euro, su questo non c’è alcun dubbio. Se non si fosse fatto allora, la crisi finanziaria dello scorso decennio avrebbe travolto tutte le strutture politiche europee, ci saremmo ‘disciolti. L’Euro è il pilastro più forte e più innovativo dell’Europa. Tuttavia, quando costruimmo la moneta unica europea, intendevamo ottenere un’area economica paragonabile a quella degli Stati Uniti e una valuta con una forza tale da affiancarsi al dollaro. La crisi e i dissidi fra i vari paesi europei hanno però rinviato questo obiettivo: la valuta è arrivata, è forte e si è sviluppata, ma la verità è che non è ancora paragonabile al dollaro. Nonostante questo l’Euro è uno dei punti di riferimento dell’economia mondiale. E la storia ha dimostrato quanto torto avessero le persone, premi Nobel compresi, che sostenevano che l’Euro non avesse alcuna possibilità di sopravvivere”.

(Foto Today.it)

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