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Economia Monghidoro

Arcotronics: oggi il responso sullo stabilimento di Monghidoro

A rischio la sede che il gruppo Kemet vuole chiudere insieme a quella di Vergato tagliando 212 lavoratori, in cambio del nuovo sito produttivo a Pontecchio Marconi. Oggi le trattative

Oggi forse si avrà il verdetto sul futuro dello stabilimimento di Monghidoro dell'Arcotronics, che il gruppo Kemet vuole chiudere insieme a quello di Vergato tagliando 212 lavoratori, in cambio dell'investimento di 25 milioni per la costruzione del nuovo sito produttivo a Pontecchio Marconi.

Il nodo Monghidoro era emerso già all'incontro del 17 ottobre scorso in Regione e il tavolo con istituzioni, azienda, sindacati e Unindustria si era aggiornato a oggi, quando però Kemet ha presentato un documento che è stato giudicato insufficiente dalle organizzazione sindacali, fa sapere Bruno Papignani della Fiom-Cgil. Il tavolo è stato quindi aggiornato ad oggi pomeriggio.

Il negoziato, anche con la Fim-Cisl, punta a cercare una prospettiva produttiva e a salvare l'occupazione. I sindacati, precisa Papignani, hanno dato "disponibilità a concentrare tutte le attività in un solo stabilimento se ci sono garanzie occupazionali per tutti i lavoratori e soluzioni alternative per la struttura produttiva di Monghidoro". Kemet, che per il nuovo sito di Pontecchio Marconi ha già ritirato in Comune il permesso a costruire, fino al 17 ottobre scorso aveva annunciato la sola chiusura di Vergato. In quell'incontro, la Regione aveva reagito chiedendo al gruppo Kemet "il massimo impegno a salvare i posti di lavoro degli stabilimenti in chiusura" e la proprietà aveva manifestato l'intenzione di avvalersi di una società esperta in reindustrializzazioni per dare nuova vita agli stabilimenti.
 

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