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Economia Anzola dell'Emilia

Mondi Silicart, speranza per i 62 dipendenti di Anzola: ritirati i licenziamenti

Via a mobilità volontaria e incentivata. E' il primo risultato della riunione fiume di oggi in Provincia. Ora trattativa serrata per capire se esistono le opportunità per mantenere il sito produttivo

"Abbiamo ottenuto il ritiro immediato dei licenziamenti, trasformando la procedura di licenziamento collettivo in mobilità volontaria e incentivata". E' il primo risultato della riunione fiume di oggi in Provincia a Bologna per la crisi della Mondi Silicart su cui Giulia Santoro, funzionaria della Slc-Cgil, mette l'accento.

Il tavolo di crisi ha prodotto un verbale di incontro firmato da azienda, sindacato ed Enti locali che ridà speranza ai 62 dipendenti della ditta di Anzola Emilia che fa capo al gruppo Mondi ed è specializzata nella produzione di carta siliconata. Nelle scorse settimane era stata annunciata la chiusura entro il 2015 dello stabilimento e l'avvio delle procedure per il licenziamento di tutto il personale. Oggi, i giochi si riaprono. "E non era affatto scontato", sottolinea la sindacalista. Pur di convincere l''azienda a restare, il Comune di Anzola ha messo sul piatto la disponibilità a concedere una variante urbanistica che trasformi l'area della Mondi passandola da destinazione produttiva a commerciale. L''azienda su questa proposta darà una risposta entro la fine dell'anno.

L'altro tema che affronta e mette nero su bianco il verbale di incontro è che ora, dice la sindacalista, parte "una trattativa serrata per capire se esistono le opportunità per mantenere il sito produttivo; se possono esserci investimenti oppure nuovi soggetti che possono rilevare l'impresa mantenendo lo stabilimento che per il 2015 resta aperto".

Così come però resta confermata l'intenzione della Mondi silicart di chiudere entro il 2015. Ora c'è almeno più tempo per provare a farla ricredere; o per attirare nuove energie su una realta'' produttiva "che è sana", assicura Santoro.
Per il sindacato la proposta del primo cittadino Giampiero Veronesi "è molto interessate e molto apprezzata per valutare: se restano in Italia il Comune è disponibile a un cambio di destinazione d'uso del terreno aziendale tasformandolo da industriale a commerciale quindi aprendo alla possibilità di nuovi investimenti", spiega Santoro. Oggi intanto, il "punto politico è che sono scongiurati i licenziamenti" di tutti i 62 lavoratori che, in attesa dell'esito della riunione, hanno manifestato in sciopero sotto Palazzo Malvezzi (nell'ambito di un pacchetto di ben 100 ore di stop). "Ora iniziamo una trattativa che sarà complicata, ma proveremo a trovare una soluzione che mantenga il sito produttivo in un territorio ferito dalla crisi; uno stabilimento sano e utile che vale la pena provare a tenere aperto", sottolinea la sindacalista della Cgil, ribadendo: questi risultati "non erano scontati, partivamo da un'impresa che aveva deciso di licenziare; non li abbiamo ancora convinti del tutto, ma si apre uno scenario che non è predeterminato ma può avere nuovi sbocchi".

(agenzia Dire)

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