Saldi invernali, Confesercenti: "Buona la partenza, scontrino medio più alto"
Confesercenti ha condotto un'indagine su un campione di imprese del settore
Nonostante il maltempo, le imprese del settore moda dell’Emilia-Romagna registrano un discreto andamento delle vendite dei saldi invernali. Lo rende noto Confesercenti E.R. che ha condotto un'indagine su un campione di imprese del settore della regione, da cui risulta che per il 41% delle imprese le vendite si sono mantenute al livello dello scorso anno e per il 25% sono aumentate, mentre il 34% ha registrato un rallentamento.
Più della metà delle imprese (63,6%) ha praticato uno sconto medio del 30%, con uno scontrino medio di 98,79 euro. Una cifra in incremento per il 23,3% degli intervistati e in linea per quasi il 40% delle imprese con lo scorso anno.
Per Dario Domenichini, presidente regionale di Confesercenti E.R. “I saldi sono un momento fondamentale per la tenuta del commercio tradizionale, perché consentono alle imprese di smaltire la merce in magazzino fornendo a queste la liquidità necessaria a far fronte ai sempre pressanti costi aziendali ma, anche, perché consentono alle stesse imprese di vicinato di svolgere quel ruolo di consulenza e di garanzia che consente ai consumatori acquisti sicuri. Per i consumatori, i saldi sono anche l’occasione per acquistare in negozi ben assortiti prodotti di qualità a prezzi molto convenienti.“
"Più della metà è soddisfatsa"
"Più della metà delle imprese si dichiara quindi soddisfatta di questo avvio dei saldi - riporta l'associazione - e i negozi sono ancora ben assortiti di merce per cui c’è ancora la possibilità per i consumatori di fare buoni affari e trovare ottime occasioni di acquisto di capi d’abbigliamento, calzature e altri prodotti, a prezzi molto vantaggiosi. I saldi invernali rappresentano il 20% e oltre, del fatturato complessivo per la maggior parte degli intervistati".
Discrete anche le vendite natalizie, che hanno comunque risentito della concorrenza dell’online e di un periodo del cosiddetto “Black Friday” che in alcuni casi si è protratto per tutto il mese di novembre, drenando di fatto, parte delle possibili vendite natalizie.
