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I concerti di marzo da non perdere a Bologna

Musica maestro! Ecco i live di questo mese, in attesa che la stagione dei concerti si scaldi davvero

Marzo ci porta verso la primavera a suon di musica. Cosa ci riserva questo mese? Ecco alcuni dei principali appuntamenti con i live: dai palazzetti ai club. Coming soon (aprile): Annalisa, Roberto Vecchioni, Fulminacci). 

Peggy Gou 

Il 9 marzo la rivoluzionaria regina della musica elettronica Peggy Gou ritorna in Italia! Dopo il trionfale successo di ‘It Goes Like Nanana’, Peggy è pronta a trasformare l’Unipol Arena in un grande evento dance per tutti i suoi fan Italiani. 

Gazzelle 

Il 24 marzo l'appuntamento con Gazzelle è all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno. Il tour "Dentro per sempre" passa infatti da Bologna dopo il grande successo del suo primo concerto allo Stadio Olimpico di Roma. Flavio Pardini inizia a suonare a livello amatoriale all'età di 22 anni in alcuni locali di Roma usando il proprio nome. A partire dal 2016 utilizza lo pseudonimo Gazzelle, che, come lui stesso ha dichiarato, deriva da una storpiatura del nome del modello di scarpe Gazelle prodotto da Adidas. 

Chiamatemifaro

Il 14 marzo al Locomotiv Club Chiamatemifaro. Chiamamifaro è il progetto della ventenne Angelica Gori, di indole e stanza bergamasca ma con una forte passione per i luoghi esotici, i cactus, la ginnastica ritmica e lo yoga. Subito dopo la maturità dà vita a chiamamifaro e il 3 luglio 2020 esce il singolo di debutto Pasta Rossa (Uma Records), che raggiunge in breve tempo il milione di stream complessivi. Il secondo singolo è Domenica, che esce il 6 novembre 2020 accompagnato dal primo video ufficiale. Poi arrivano le prime date (condivide il palco con Ariete, rovere, Sangiovanni), il primo EP, MACCHIE (UMA records, 11 giugno 2021), e i singoli Bistrot e Limiti. In sala prove e sul palco, Angelica è accompagnata da una full band. Il nuovo capitolo musicale di chiamamifaro si è aperto il 10 dicembre con il singolo Addio sul serio e Pioggia di CBD, disponibile dal 25 febbraio, con cui conquista la copertina di Indie Italia su Spotify. Anche con "sottacqua" feat rovere, uscito il 3 giugno 2022, è ancora una volta il volto di Indie Italia e delle migliori playlist Amazon Music. Il 17 giugno dello stesso anno pubblica "Post Nostalgia" (Columbia Record/Nigiri), il suo album d'esordio. Nell'estate 2022 apre alcune delle principali date di Pinguini Tattici Nucleari e rovere. Il nome scelto è chiamamifaro, perché la luce del faro è un posto sicuro, illumina sempre qualcosa o qualcuno. È una luce singola che non lascia solo nessuno. E per Angelica, il faro è il luogo in cui ha capito che la musica puó essere la sua strada.

Stefano Bollani e il suo Danish Trio 

Mercoledì 27 marzo il Danish Trio al Teatro EuropAuditorium. Con Stefano Bollani (piano e voce), Jesper Bodilsen (contrabbasso) e Morten Lund (batteria). Il Danish Trio unisce al pianista Stefano Bollani due musicisti di punta della scena scandinava: Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria. I tre artisti si incontrano nel 2002 su iniziativa di Enrico Rava, che li chiama a collaborare in occasione della sua vittoria al Jazzpar, prestigioso premio jazz assegnato a Copenaghen. Da questo incontro parte una collaborazione che culmina con la pubblicazione dei dischi “Mi ritorni in mente” e “Gleda”, entrambi usciti per l’etichetta danese Stunt Records, e “Stone in the Water”, pubblicato dall’etichetta tedesca ECM. A questi album vanno aggiunti “Joy in Spite of Everything” (ECM), inciso a New York con il supporto del chitarrista Bill Frisell e del sassofonista Mark Turner, e “Close to You” (Stunt), disco in cui Bollani, Bodilsen e Lund affiancano la cantante danese Katrine Madsen. «Nel Danish Trio l’ascolto è un elemento centrale – sintetizza Bollani – e ciascuno di noi è, in ogni istante, attento a ciò che gli altri stanno suonando, concentrato sul suono nella sua totalità. Esattamente il mio ideale di gruppo jazz». Nei live Bollani, Bodilsen e Lund si uniscono per interpretare, improvvisare e creare momenti unici in grado di trasmettere agli ascoltatori la felicità di vivere la musica senza pregiudizi. E senza una scaletta preordinata. Alla base di tutto c’è sempre la gioia di vivere: quella “gleda” – come la chiamano i norvegesi – che dà il titolo a uno dei più fortunati album del trio.

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