Bologna ha 6 nuovi alberi monumentali: ok del Ministero
Faggi, castagni, platani, ippocastani, farnie, gelsi. Quali sono e dove sono
Circonferenza del tronco, altezza, sviluppo dei rami e della chioma, ma anche età presunta o accertata, portamento, rarità botanica, posizione o legame con gli avvenimenti storici e culturali. Sono le caratteristiche che rendono un albero "monumentale". Che sia singolo, in filare o in gruppo, riveste un interesse pubblico, per dimensioni, età, valore storico e paesaggistico svolgendo un ruolo fondamentale per l’ecosistema perché offrono nicchie di valore unico per una animali, licheni e funghi.
Sul territorio bolognese, 6 nuovi esemplari hanno ricevuto il via libera dal ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste e quindi sono stati inseriti nell’elenco nazionale. In totale in Emilia-Romagna sono 25 i nuovi alberi monumentali, facendo salire a 622 le tutele complessive: quattordici specie, cinque le province interessate, Parma, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Ferrara.
“Si tratta di esemplari dalle caratteristiche uniche, custodi di un patrimonio straordinario di biodiversità- ha spiegato l’assessora regionale alla Forestazione e parchi, Barbara Lori-. Alberi da tutelare, tanto più oggi a fronte di una crisi climatica che rappresenta un indubbio fattore di rischio. Per questo il nostro impegno a fianco dei Comuni, degli Enti parco e dei singoli cittadini, incrementando le risorse per sostenere gli indispensabili interventi di cura. Ma anche attraverso un progetto legge, che è ora all’esame dell’Assemblea legislativa, con il quale vogliamo rafforzare gli strumenti a nostra disposizione, prevedendo tra l’altro una zona di protezione per ogni esemplare di almeno 10 metri di raggio e l’obbligo di recepimento dei vincoli di tutela a livello urbanistico”.
I nuovi alberi monumentali di Bologna e nel resto della Regione
Si tratta del noce di via Irnerio, del gelso di Sala Bolognese, del castagno e dell'acero a Borgo Tresan-Alto Reno Terme, della Farnia di Castel Maggiore e del castagno di Grizzana Morandi.
Oltre ai bolognesi, dei nuovi ingressi – dei quali 20 esemplari singoli e cinque in gruppo – dieci sono in provincia di Parma, cinque in quella di Modena, tre nel Ferrarese e uno in provincia di Forlì-Cesena.
L’impegno della Regione
Un patrimonio che presenta anche delle fragilità e che impegna la Regione per contributi fino ad un massimo di 15mila euro per finanziare al 100% gli interventi di cura e gestione da parte dei Comuni, degli Enti parco, dei cittadini, nel caso l’albero sia in una proprietà privata. Per il triennio 2022-2024 le risorse a disposizione ammontano a quasi 1 milione di euro.
In Emilia-Romagna esistono due tipi di tutela, quella regionale che conta 496 esemplari e quella nazionale con 126, considerando anche i nuovi ingressi.
Oltre a Comuni ed Enti parco anche singoli cittadini e associazioni possono segnalare un esemplare meritevole di tutela grazie al modulo presente sul portale della Regione