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Comunali Bologna, ecco l'asse Favia-Bernardini: nasce il "Forum civico"

Nel "gruppo" anche il consigliere regionale Mastacchi, l'ex assessore Carlo Monaco e l'ex sindaco di Castenaso Sermenghi

Giovanni Favia e Manes Bernardini insieme alle prossime amministrative con il "Forum civico" Bologna che venerdì 19 febbraio si presenta alla città. Insieme agli ex leghista e l'ex 5 stelle anche il consigliere regionale di Rete civica Marco Mastacchi (ex sindaco di Monzuno, eletto in Regione con la lista civica di Lucia Borgonzoni), l'ex assessore Carlo Monaco, l'ex sindaco di Castenaso Stefano Sermenghi, renziano della prima ora, poi in rotta con il PD, e l'avvocata Cinzia Carati. L'appuntamento è alla terrazza panoramica del Copernico-Rizzoli, in via Altabella 17.

Sermenghi e Bernadini si erano ritrovati in passato anche in alcune campagne anti-degrado.

Nel frattempo, l'ex senatore Sergio Lo Giudice, componente della direzione nazionale del PD, chiede di "verificare nelle città che andranno al voto a giugno l'unità del campo democratico che ha governato il paese nell'ultimo anno e mezzo. A partire da qui, aprirsi ad altre forze politiche e civiche che vogliano condividere un progetto, sulla base di strategie chiare basate sui contenuti".

Percorso, sottolinea Lo Giudice, "ben diverso da quello vagheggiato nei giorni scorsi" a Bologna da chi (i centristi di Bologna civica) "vorrebbe guardare alla composizione vasta ed eccezionale della maggioranza Draghi per dare vita anche a Bologna a strane coalizioni che superino le differenza fra destra e sinistra". Quello formato da Pd, M5s e sinistra ossia "il campo democratico da cui partire per un progetto per la Bologna dei prossimi dieci anni. Un progetto non escludente ma aperto alle realtà politiche e civiche, anche moderate, che vorranno condividere un progetto forte di sviluppo sociale, ecologico, digitale di Bologna. E mi ha fatto piacere- sottolinea ancora il dem- leggere che Stefano Bonaccini consideri Matteo Lepore (candidatura quasi certa - ndr) un profilo con tutte la carte in regola per essere il candidato sindaco unitario del centrosinistra". Secondo Lo Giudice "ci sono tutte le condizioni per impostare il rilancio di Bologna nell'era post-Covid. Adesso si tratta di rompere gli indugi e mettere in campo la coalizione, il candidato, anche attraverso le primarie se sarà necessario, e soprattutto il progetto. In campo ci sono gia' migliaia di bolognesi attivi sul territorio che aspettano di partire per definire il futuro della città. Sarà una bella avventura".

Sempre in campo dem, ieri si è pronunciato anche  l'assessore alla Sicurezza e al Commercio, Alberto Aitini. Il candidato unitario capace di ricompattare il Pd di Bologna in vista delle elezioni amministrative? "Penso di poter essere io", dichiara l'assessore alla Sicurezza e al Commercio, Alberto Aitini, intervistato oggi ai microfoni di Ciao Radio.

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