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Elezioni Regionali Emilia-Romagna Centro Storico / Piazza Re Enzo

Regionali, lista L'Altra Emilia Romagna: "Una sinistra alternativa all'arroganza del Pd"

Presentata da Cristina Quintavalla la lista 'laboratorio della sinistra' che prosegue il percorso "L'Altra Europa con Tsipras

"Un laboratorio per una sinistra alternativa". Così Cristina Quintavalla, candidata presidente per L'Altra Emilia Romagna alle regionali del 23 novembre 2014, riassume il senso della lista (che prosegue il percorso cominciato con l'Altra Europa con Tsipras) presentandone tutti i candidati alla presenza dell'europarlamentare Barbara Spinelli. "Guai se in questa regione non ci fosse nessuno a contrapporre l'arroganza della Leopolda del PD con la densa umanità di Piazza San Giovanni". Alla presentazione della lista presenti anche Domenico Gattuso (candidato presidente per la regione Calabria), Francesco Campanella e Ivano Marescotti.

I PUNTI DEL PROGRAMMA ELETTORALE DELLA QUINTAVALLA. La Quintavalla sottolinea come la classe dei lavoratori non sia più rappresentata dal Partito Democratico di Matteo Renzi visto che "ha messo su un piatto le garanzie del mondo del lavoro", come sostiene la candidata e allora, ecco che il lavoro vola al primo posto, poi la difesa del servizio sanitario nazionale ("mentre vediamo che la sanità non sarà più totalmente pubblica"), la ripubblicizzazione dell'acqua, la funzione istituzionale della scuola statale laica ("oggi si qualifica chi ha più risorse economiche e noi invece puntiamo molto sul diritto allo studio e crediamo che la ricerca debba essere pubblica"), no allo sfruttamento del suolo e del paesaggio mentre "Bonaccini dice sì a tutte le infrastrutture più rovinose".

NO AL JOBS ACT. "Con l'approvazione del Jobs Act - spiega la Quintavalla - molte industrie hanno preannunciato dei licenziamenti (l'Agnesi, la Titan di Crespellano...) visto che sono state chiuse le trattative sindacali e sono in corso delle occupazioni. Bisogna fare un appello ai candidati delle Regionali affinchè facciano una legge contro le delocalizzazioni". E che dire dei fondi alle aziende? "Che vanno elargiti solo a quelle imprese che regolarizzano davvero i loro dipendenti e che dicono realmente no alla delocalizzazione".

VICINANZA CON IL MOVIMENTO 5 STELLE? "Il movimento di Grillo sta attraversando un periodo di crisi - spiega la Quintavalla - e con la loro base per noi è possibile convergere, non siamo settari. Abbiamo in comune alcuni obiettivi, fra cui l'impegno nei confronti dell'ambiente". Barbara Spinelli chiude poi parlando di una crisi impossibile da negare, che esiste e si fa sentire, ma dalla quale "Non è possibile uscire se non si introducono: una tassa per le transazioni finanziarie e una tassa sulle emissioni di CO2".

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