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Espulso dalla Lega il consigliere Giulio Venturi, nipote di Biagi

Diversi botta e risposta negli ultimi giorni da quando aveva auspicato "manganellate" contro malamovida e blocchi del traffico

La Lega di Bologna espelle il consigliere comunale Giulio Venturi, portavoce del gruppo a Palazzo D'Accursio.

Il provvedimento, riferisce la Dire, sarebbe stato emesso venerdì sera nel corso della riunione del direttivo provinciale convocata "per analizzare le mie dichiarazioni", così aveva detto lo stesso Venturi alla vigilia. 

Il Carroccio, per bocca del segretario cittadino Cristiano Di Martino, aveva preso le distanze, ma il provvedimento sarebbe una conseguenza delle dichiarazione contro i dirigenti del partito del portavoce, replicando alle critiche ricevute.

Diversi botta e risposta quindi negli ultimi giorni all'interno del Carroccio, da quando Venturi, nipote di Marco Biagi, aveva, per così dire, invitato a colpire con "pesanti manganellate" e bastonate "tra capo e collo" sia gli eccessi della movida che i blocchi del traffico degli ambientalisti di Ultima Generazione.

"Il direttivo e i dirigenti bolognesi e provinciali attuali del partito sono la causa della scomparsa della Lega dai radar in città", aveva affermato Venturi che potrà impugnare e tentare una difesa, oppure "Occorrono soluzioni da parte dell’Amministrazione comunale e non critiche pretestuose come sollevato dai colleghi di Partito altrimenti da questa situazione non si uscirà mai", "A chi mi ha attaccato nei giorni scorsi, in primis il mio partito a livello locale, chiedo è davvero questa la città che volete?"

Se diventerà effettiva, dovrà lasciare il gruppo a Palazzo D'Accursio e rimarrebbe solo Matteo Di Benedetto visto che l'altra consigliera eletta con il Carroccio, Francesca Scarano, è passata al misto.

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