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Salute

Nuovo laser per curare tratto urinario bimbi: "Una fetta significativa della chirurgia pediatrica ne trarrà beneficio"

Presentato il laser Litho Evo, donato al Policlinico Sant'Orsola. Ecco cosa cambia rispetto alle procedure tradizionali

Un macchinario importante il cui impiego si prefigge di migliorare la durata sia dei singoli interventi sia della degenza post-operatoria dei piccoli pazienti con malformazioni o patologie del tratto urinario. "Una fetta significativa della chirurgia pediatrica trarrà beneficio da questa donazione". Così Chiara Gibertoni, direttrice generale del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, presentando oggi il nuovo laser Litho Evo per la chirurgia e la cura dei pazienti pediatrici, donato dall'associazione Genitori e Amici Chirurgia Pediatrica Gozzadini all'unità operativa di Chirurgia pediatrica dell'Irccs Policlinico Sant'Orsola.

Cosa cambia rispetto alle procedure tradizionali

Rispetto alle procedure tradizionali, il laser consente di agire per via endoscopica e il suo raggio d'azione permette di perfezionare incisioni a profondità limitata. Si tratta di uno strumento moderno e ad alte prestazioni, quindi, che viene applicato nelle attività chirurgiche in ambito prevalentemente urologico e che ora quindi è disponibile anche al Policlinico bolognese.

"Può essere impiegato- spiega Lima illustrando oggi la nuova apparecchiatura nei locali del padiglione 13- per tutte le patologie urologiche, sia rare che più diffuse come neoformazioni tumorali, ureterocele e valvole dell'uretra posteriore, calcolosi vescicale, stenosi dell'uretra, neoplasie vescicali". Non solo: associando il suo utilizzo con altre tecnologie mini-invasive, il nuovo strumento è applicabile per la cura anche di altre malattie. "È infatti importante- continua il professore- disporre di più strumenti dedicati specificatamente alla chirurgia pediatrica perché per i bambini si utilizzano potenze minori ma soprattutto delle sonde di calibro inferiore rispetto a quelle utilizzate nella cura dell'adulto. Si è creato, nel tempo, un gruppo di medici, Michela Maffi, Eduje Thomas e Marco Di Mitri, che, seguendomi e dedicandosi a queste specifiche tecniche, ne garantisce la prosecuzione e il livello elevato. Il gruppo è formato da giovani chirurghi pediatri e da medici in formazione".

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Chirurgia Pediatrica del Sant'Orsola

L'unità operativa di Chirurgia Pediatrica del Sant'Orsola accoglie ogni anno 3.500 bambini tra i due e i 18 anni ed esegue 4.500 procedure chirurgiche, dalle più complesse a quelle routinarie. Di queste, il 70% viene realizzato con tecnologie mininvasive. L'associazione Amaci Odv, in tutto questo, affianca il personale sanitario e le famiglie nel percorso di assistenza dei più piccoli e sostiene da sempre la chirurgia pediatrica attraverso la donazione di materiali e attrezzature, oltre a iniziative dedicate all'assistenza e alla formazione.  

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