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Cronaca Aeroporto / Via dell'Aeroporto

Aeroporto e rumori, Pd Navile incalza: chiusura completa di notte

La stroncatura del Marconi: chiusura notturna sarebbe grave errore 

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Seppur alcuni passi in avanti sono stati fatti nel tempo, i rumori causati dagli aerei nei pressi dei centri abitati continuano a sollevare mal di pancia. 

Nemmeno i dati diffusi due giorni fa dall'Aeroporto sul rumore causato dai sorvoli (gli sforamenti dei limiti consentiti sarebbero pochi e limitati alla zona industriale del Bargellino) mettono d'accordo la società con in comitati dei residenti delle zone del Navile interessate dal passaggio dei velivoli. Se AdB spiega che la situazione sopra il quartiere è migliorata grazie ai provvedimenti presi lo scorso anno con il divieto di sorvolo notturno dalle 23 alle 6 del mattino e la virata anticipata degli aerei in decollo per evitare il passaggio sui centri abitati, il Pd del Navile non è sulla stessa lunghezza d'onda.

"Pur avendo la sperimentazione della fascia di rispetto notturna dato buoni risultati, riteniamo più congrua agli obiettivi di compatibilità con la città la completa chiusura dell'aeroporto nelle ore dedicate al riposo", è la  richiesta contenuta in un volantino distribuito in quartiere, come riferisce l'Agenzia Dire.

I residenti e dem contestano anche l'efficacia della virata anticipata (gli aerei in partenza 'svoltano' a sinistra a una quota inferiore rispetto a quella consueta per sorvolare zone meno densamente abitate). "La sperimentazione proposta da Enac e Enav avrebbe dovuto provocare l'aumento dei decolli lato città, ma dai dati si evidenzia invece una drastica riduzione. In particolare la Rotta 1, a sinistra dei laghetti del Rosario, è passata dal 18% al solo 3% dei decolli, di fatto inutilizzata. È accaduto esattamente il contrario di quanto proposto da Enac come obiettivo della sperimentazione, ossia diminuire il disturbo sulle zone densamente abitate di Navile", sostiene il Pd del Navile, fornendo un dato relativo all'intero 2023 (la sperimentazione è iniziata a settembre) e chiedendo ragione di questa prassi.

Infine, il Pd del Navile chiede che si cerchi di utilizzare prevalentemente il lato Ovest della pista per decolli e atterraggi. "Il 7 gennaio del 2023, in Commissione aeroportuale antirumore, Enav ha presentato uno studio che dichiara la possibilità di usare un solo lato della pista fino a 14 movimenti orari complessivi. Chiediamo vivamente che nelle fasce orarie possibili venga usato esclusivamente il lato ovest del Marconi al fine di alleviare i residenti delle zone più urbanizzate dei quartieri Navile e San Donato", concludono i dem.  

La stroncatura del Marconi: chiusura notturna sarebbe grave errore 

Lato aeroporto la replica non si è fatta attendere. Come riporta ancora l'Agenzia Dire, l'amministratore delegato del Marconi, Nazareno Ventola, a margine di una conferenza odierna ha bocciato a richiesta di chiusura notturna dello scalo: "La chiusura notturna sarebbe un grave errore: quando si fanno certe dichiarazioni, non si conosce quella che è la realtà del trasporto aereo. Se si chiude di notte, si mette a repentaglio anche la connettività complessiva durante il giorno", ammonisce Ventola. "Abbiamo aerei basati, che arrivano anche in fascia serale, che devono ripartire il giorno dopo. La chiusura notturna vorrebbe dire dare un colpo esiziale alla connettività del territorio, con impatti su occupazione e sull'economia. Non credo sarebbe una buona soluzione", decreta l'ad. Un provvedimento così netto andrebbe a impattare anche sul traffico merci, secondo il mananger del Marconi. 

"Distruggerebbe la possibilità per Bologna di essere connessa con il sistema economico attraverso i voli cargo, che sono 4 o 5 a notte e non danno disturbo perché viaggiano lato Bargellino, ma consentono alle merci di arrivare e di partire da Bologna. Siamo il terzo aeroporto per traffico merci in Italia, pur con dei volumi molto inferiori a Malpensa, però è un elemento essenziale", sottolinea Ventola. "Le soluzioni vanno trovate sempre mantenendo la compatibilità tra le diverse esigenze. La sostenibilità è un tavolo a tre gambe: la parte economica, sociale e ambientale devono essere tutte salvaguardate. Noi lavoriamo seriamente per raggiungere questi obiettivi, queste dichiarazioni le trovo un po' estemporanee", conclude. 

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