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Cronaca Navile

Aeroporto: ancora troppo rumore, ma non su zone ad alta densità abitativa

Così fanno sapere dallo scalo bolognese, rivendicando il fatto che lo stop ai sorvoli di notte e alle virate migliorano la situazione del rumore sulle zone Navile, Pescarola, Corticella

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Nel 2023 ci sono stati degli sforamenti ai limiti dei livelli di rumore fissati per gli aerei in partenza e arrivo dall'Aeroporto di Bologna, ma "in corrispondenza di aree ricadenti prevalentemente nel settore Ovest dell'intorno aeroportuale e caratterizzate da limitata estensione superficiale e bassa densità abitativa". Così fa sapere la società di gestione dello scal bolognese o in una nota, in cui si dà conto dell'analisi dei dati relativo allo scorso anno, confermando che "sono stati rilevati nel corso del 2023 alcuni superamenti dei limiti" previsti dalle norme.

Situazione Navile, Pescarola, Corticella

Le rilevazioni, però, spiega il Marconi hanno accertato "il contenimento dei livelli di emissione entro i limiti acustici in corrispondenza delle aree ad alta densità abitativa situate nel settore Est dell'intorno aeroportuale", quindi sui quartieri Navile, Pescarola, Corticella, quelli dove i residenti denunciano da anni i disagi causati dal passagio dei velivoli.

Un risultato, rivendica lo scalo, ottenuto grazie ai provvedimenti presi lo scorso anno, con il divieto ai sorvoli notturni sulla città e la virata anticipata per gli aerei in decollo che evita il passaggio sopra il centro abitato. "Tali azioni, nel complesso, hanno consentito di ridurre la popolazione complessiva esposta ai livelli di rumorosità aeroportuale", spiega l'Aeroporto.

Area Ovest intorno all'aeroporto: al lavoro per gestire sforamenti 

Quanto agli sforamenti rilevati dalle centraline, - ovvero nel settore Ovest dell'intorno aeroportuale, come detto - AdB assicura che "avvierà con immediatezza le opportune interlocuzioni con i componenti" della commissione aeroportuale per "mettere a punto in termini aggiornati ed adeguati il piano di risanamento acustico così come prescritto dalla normativa di livello europeo e nazionale", "destinando risorse adeguate e coerenti con i piani di sviluppo sostenibile della società di gestione aeroportuale" e "condividendo con i Comuni interessati efficaci impieghi del gettito della tassa di scopo Iresa". 

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