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Sciopero, il grande corteo guidato dalle aziende in crisi: "Il Paese rischia di fermarsi" | VIDEO

La Perla, Magneti Marelli e le altre in testa alla mobilitazione di Cgil e Uil contro i tagli della legge finanziaria. Il segretario nazionale De Palma: "Il governo non rispetta la dignità dei lavoratori"

Lavoratori di nuovo in piazza per dire "Adesso basta", come il titolo dello sciopero generalizzato indetto da Cgil e Uil in tutto il nord Italia. Anche a Bologna a fermarsi sono stati i dipendenti e le dipendenti del settore privato che protestano contro la legge finanziaria in discussione in Parlamento. una manovra che il segretario della Cgil di Bologna Michele Bulgarelli e il segretario Uil regionale Roberto Rinaldi definiscono "iniqua e gravosa per i più deboli, che subiranno nuovi tagli alle pensioni e ai servizi e non mette in campo misure contro la precarietà lavorativa e salariale". A migliaia si sono riuniti in un grande corteo che da piazza XX Settembre ha sfilato lungo via Indipendenza e via Rizzoli, guidato dalle rappresentanze delle aziende bolognesi che in questo momento hanno una vertenza in corso, dalle lavoratrici de La Perla agli operai della Magneti Marelli di Crevalcore, della ex BredaMenarinibus e della Toyota. In piazza Santo Stefano la mobilitazione è continuata con gli interventi dal palco. Presente anche il segretario nazionale della Fiom-Cgil Michele De Palma, che ha arringato la piazza gremita: "Questo Paese rischia di fermarsi se i lavoratori non ottengono quello che hanno chiesto al governo. Devono rispettare la dignità dei lavoratori che decidono di scioperare".

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