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Cronaca San Vitale / Via Enrico Mattei

"Ecco come si vive in un Cas": collettivo lancia diario dal centro di via Mattei

A cura del Coordinamento migranti, realtà che da anni si occupa delle condizioni di vita e dei diritti delle persone migranti che attraversano il territorio metropolitano

A partire da oggi "pubblicheremo regolarmente foto e video per continuare a denunciare le condizioni inaccettabili in cui siamo costretti a vivere nel Cas di via Mattei, per chiedere di avviare subito la pratica per l'asilo e ottenere immediatamente un permesso in attesa della commissione". Lo annuncia l'Assemblea migranti del Mattei, a Bologna, attraverso un comunicato diffuso dal Coordinamento migranti a pochi giorni dal sit-in del 5 ottobre fuori dal Cas.

"Quel presidio per noi è stato soltanto l'inizio di una lotta- continua la nota- per ritrovare la libertà che questo Governo, la Prefettura, la Questura e il loro sistema di accoglienza ci negano ogni giorno. Un inizio che ci ha consentito di superare l'isolamento e il silenzio al quale anche alcuni operatori, pari delle guardie di sicurezza privata che pretendono di controllarci con la violenza, vorrebbero costringerci".

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Aggiungono i migranti: "Non crediamo più a chi ci dice che se ci organizziamo e lottiamo non avremo il permesso di soggiorno. Non abbiamo più paura di parlare anche quando rappresentanti della Questura si presentano alla nostra assemblea, perché, in una situazione in cui passano settimane e mesi anche solo per dare le impronte e fare domanda di asilo, non abbiamo più nulla da perdere. Non crediamo neanche che serva a qualcosa portare le nostre rivendicazioni in Prefettura". Dalle lotte che i migranti del Mattei hanno organizzato negli anni scorsi "sappiamo che nelle stanze del Governo, soprattutto con questo Governo, quello che sentiremo sono solo parole vuote- prosegue la dichiarazione- false promesse e richieste di calma e pazienza per non farci ribellare".

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Le istituzioni, "compreso il Comune di Bologna- precisano i migranti- sanno perfettamente che cosa vogliamo e soltanto proseguendo con la nostra organizzazione e la nostra mobilitazione potremo vincere e conquistare quel permesso da cui dipende la nostra libertà". Con queste premesse, da oggi parte la pubblicazione quotidiana di foto e video sulla situazione che si vive al Mattei. "Attraverso questa campagna pubblica giungeremo alla manifestazione di sabato 14, alla quale parteciperemo come Assemblea dei migranti del Mattei con le nostre rivendicazioni", continua la nota, con riferimento alla mobilitazione regionale che numerose realtà associative della città stanno organizzando contro la realizzazione di un Cpr in Emilia-Romagna.

"La lotta contro la costruzione di un Centro per il rimpatrio è per noi parte della nostra lotta quotidiana per la libertà: abbiamo attraversato deserto e mare, abbiamo rifiutato guerra, violenze e sfruttamento- scrivono i migranti- e non accetteremo mai di venire rinchiusi per essere rimpatriati. Per questo per noi oggi è prioritario organizzarci e lottare per il permesso di restare, senza sottostare ai tempi e alle condizioni di vita e lavoro che il sistema di accoglienza vorrebbe imporci". La giornata di sabato, si conclude il comunicato, "è per l'Assemblea dei migranti del Mattei un passaggio di un percorso di mobilitazione che proseguirà nelle settimane e nei mesi successivi: vogliamo i nostri permessi per ritrovare la nostra libertà".

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