Confronto "verde" tra i candidati sindaci: Legambiente chiede risposte su 17 punti chiave
Un incontro aperto organizzato dall'associazione ambientalista per mettere a confronto idee e progettualità. Passante bocciato da tutti, mentre Clancy chiarisce: "L'opera c'è già. A questo punto si intervenga per ridurne l'impatto"
L'invito di Legambiente a un confronto pubblico fra i candidati sindaco per parlare di temi legati alla mobilità e in generale del futuro della città è stato accolto da Marta Collot (Potere al Popolo), Dora Palumbo (Sinistra Unita), Emily Clancy al posto di Matteo Lepore (Bologna progressista democratica), Stefano Sermenghi (Bologna Forum Civico) e Fabio Battistini (Bologna ci piace), che hanno discusso sulla svolta ecologica e sulle scelte di politica ambientale per il prossimo mandato. Un mandato "tutt'altro che ordinario" (su questo sono tutti d'accordo) che dovrà affrontare sia la crisi pandemica che quella ambientale. Neanche a dirlo, il pomo della discordia è il passante.
I temi del dibattito: dal completamento del SFM al biglietto a prezzo unico
Di cosa si è parlato ieri sera al confronto pubblico condotto da Claudio Delucca (Legambiente)? Il dibattito è ruotato intorno a 17 punti: il completamento del SFM (Servizio Ferroviario Metropolitano) nell'arco di un biennio; il ripristino della linea Budrio-Massa Lombarda e l'estensione delle Bologna-Porretta e Bologna-Portomaggiore; la velocizzazione dei lavori del tram; l'integrazione tra mezzi pubblici su ferro e su gomma; il prezzo unico del biglietto nell'area metropolitana; l'agevolazione di mezzi non di proprietà; l'adeguamento del parco bus; il completamento della rete di piste ciclabili come da Biciplan; inclusione della mobilità scolastica all'interno degli obiettivi del mobility manager; Bologna Città-30 e Città 15 minuti; campagne di sensibilizzazione e definizione di una piattaforma cittadina di consegna dell'ultimo miglio. Last but not least, l'abbandono del progetto del passante di mezzo e monitoraggio delle emissioni.
Le posizioni dei candidati sindaco: il passante che divide
La prima a prendere parola (cronometrata sui tre minuti) è stata Emily Clancy, in sostituzione del candidato Matteo Lepore: "Nel programma del centrosinistra sono già presenti molti di questi punti e per la questione passante, c'è poco da fare visto che il progetto esiste già: possiamo però ridurne l'impatto riducendo notevolmente le emissioni con delle soluzioni integrate. Confermo il completamento del piano Biciplan, un rafforzamento del trasporti pubblico (anche di notte) oltre al progetto dei 6 nuovi parchi e alla rinaturalizzazione dei Prati di Caprara".
Intervista a Emily Clancy
E' un sonoro no al passante invece quello di Marta Collot: "Potere al Popolo è assolutamente contrario al passante, senza se e senza ma. Ma siamo contrari anche al tram, che è più utile alla speculazione che alla città. Non è la prima volta che Matteo Lepore non si presenta a un incontro sui temi ambientali: il PD forse ha la coda di paglia" stuzzica la candidata di Pap.
Intervista a Marta Collot
Anche Dora Palumbo di Sinistra Unita ribadisce la sua contrarietà al progetto del passante e alla linea del tram, ma punta il dito anche sul traffico aereo del Marconi: "Oltre all'inquinamento dell'aria c'è anche quello acustico e il nostro aeroporto nel 2019 era il settimo in Italia. L'sfm va ripristinato e lo si deve fare in fretta, mentre le merci vanno mosse su ferro e non su gomma".
Intervista a Dora Palumbo
"Strano che ci sia un candidato che vuole ampliare il passante e che ci siano forze ambientaliste che lo appoggiano - punzecchia Stefano Sermenghi - pensare di voler stare in maggioranza non condividendo quello che fa non porta da nessuna parte. Avrei voluto chiedere al convitato di pietra, se fosse venuto stasera (il riferimento va a Matteo Lepore, assente), perché in questa città non sono state collegate le periferie. Sono problemi che può risolvere solo un sindaco metropolitano".
Intervista a Stefano Sermenghi
Fabio Battistini, che impegnato altrove per la campagna elettorale è arrivato in ritardo e non ha quindi ascoltato gli interventi dei colleghi, cita poi punto per punto i 17 propositi di Legambiente definendosi d'accordo almeno su 14, già presenti nel suo programma elettorale: "La maggior parte dei temi che leggo qui sono già inseriti nel mio programma elettorale e c'è dunque molta compatibilità. Il nodo sta nel passante di mezzo e alla totale incapacità di ripensare a stesso in proiezione futura. Sulle quattro linee del tram ci sono luci ed ombre e spero che non arrivi mai in centro".
Intervista a Fabio Battistini