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Politica Fiera / Viale Aldo Moro

Roberto Balzani nuovo presidente Ibc: ma è scontro PD-5 Stelle

E' l'ex sindaco di Forlì il nuovo presidente dell'Istituo Beni Culturali, dopo che il caso dei furbetti del cartellino e il servizio del Tg satirico "Striscia la notizia" avevano portato all'azzeramento della dirigenza. Ma i 5 Stelle non ci stanno

E' l'ex sindaco di Forlì Roberto Balzani il nuovo presidente dell'Istituo Beni Culturali: è stato nominato oggi dall'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna con 29 voti a favore di Pd, Si e Mdp. Sei le schede bianche di M5s e Fi, non ha partecipato al voto la Lega Nord. 

Il caso dei furbetti del cartellino e il servizio del Tg satirico "Striscia la notizia" avevano portato all'azzeramento della dirigenza Ibc, così il presidente del gruppo Pd in viale Aldo Moro Stefano Caliandro ha presentato la proposta di nomina di Balzani, ordinario di Storia Contemporanea dell’Università di Bologna: "“Riteniamo che il Professor Balzani sia la risposta culturale e amministrativa più adatta ad un tempo come questo - si legge nella nota - per riallacciare i nodi di una situazione che ci ha messo in imbarazzo. Balzani infatti ha una caratteristica fondamentale: alto profilo intellettuale, grande produzione scientifica e capacità amministrativa ampiamente dimostrata come nei precedenti incarichi ricoperti in diversi ambiti”.
 
Su piede di guerra il Movimento 5 Stelle con il consigliere Andrea Bertani che ha spiegato i motivi della scheda bianca: “Scegliere il miglior candidato senza una procedura pubblica indebolisce il ruolo del Presidente e di qualsiasi candidato" poichè “proporre e votare in aula il nome di Balzani ha confermato il fatto che il Partito Democratico pensa che un ente che dovrebbe essere a rappresentanza del panorama culturale di tutta la regione in realtà sia semplicemente un organo del suo partito".

"Balzani ha le caratteristiche per presiedere l'Ibc e per guidarne il rilancio e la riforma", ha detto in aula il presidente Stefano Bonaccini difendendo il suo sfidante alle primarie per la scelta del successore di Vasco Errani

Il curriculum di Roberto Balzani nel settore della cultura in effetti sarebbe congruo: ha fatto parte del Consiglio d’amministrazione della Fondazione “Spadolini – Nuova Antologia” di Firenze, del consiglio direttivo della Società italiana per lo studio della Storia contemporanea, è stato membro del comitato scientifico dell’Istituto di ricerca “Carlo Cattaneo” di Bologna, del consiglio direttivo della Società di Studi Romagnoli, del consiglio generale della Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì per due mandati, del consiglio d’amministrazione dell’Istituzione Biblioteca Malatestiana di Cesena, componente del consiglio d’amministrazione dell’IBC Emilia-Romagna, ha fatto parte della direzione di “Memoria e Ricerca” e della redazione di “Contemporanea” ed attualmente nel comitato di direzione della rivista del Risorgimento e di Storia contemporanea “Il Risorgimento” di Milano, nel comitato editoriale della rivista di storia e storiografia online “Storia e Futuro”, presiede il Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Bologna, fa parte del Consiglio di Presidenza dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Roma e del consiglio d’amministrazione dell’Istituto per la storia e le memorie del Novecento Parri Emilia-Romagna. Dal luglio 2016 fa parte del Comitato Scientifico della Società “Dante Alighieri". 

Nulla di personale, ma Bertani fa sapere che secondo il Movimento "il nuovo presidente dovesse essere scelto attraverso un metodo certamente diverso da quello della mera appartenenza politica... Non abbiamo nulla da dire riguardo al percorso professionale e culturale di Balzani" che contesta "il metodo con il quale il PD ha deciso di scegliere al suo interno il nuovo presidente dell’IBC. Non aprire una selezione pubblica, così come invece aveva chiesto il MoVimento 5 Stelle, di fatto indebolisce questa nomina. Così il PD cuce addosso a Balzani l’etichetta di un presidente solo suo. Un particolare che di fatto non rende merito al curriculum professionale e accademico dello stesso ex sindaco di Forlì”. Per questo il MoVimento 5 Stelle durante l’elezione di oggi in aula ha chiesto di cambiare completamente metodo e ha votato scheda bianca, scegliendo di non esprimere nessun tipo di preferenza. “Fare un qualsiasi nome alternativo, portare avanti una candidatura seppur di livello avrebbe significato avallare quello stesso sistema attuato dal PD e che noi contestiamo – aggiunge Andrea Bertani – A questo punto però chiediamo che la nomina del nuovo presidente non possa di certo esaurire la necessità di riformare l’ente. Per questo chiediamo che anche il Consiglio direttivo sia azzerato perché crediamo che le responsabilità di quanto successo siano da redistribuire tra tutti gli incarichi di vertice”. 

I 5 stelle avevano proposto anche di rinviare la nomina del nuovo presidente, arrivando a votare contro le dimissioni dell'attuale numero uno dell'Ibc, Angelo Varni, per poter indire una procedura pubblica per la selezione di una rosa di candidati. Proposta bocciata dalla maggioranza. 

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