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Bonaccini contro il governo: "Su migranti improvvisa, su sanità tagli vergognosi". Fdi: "Lui non collabora"

Doppio affondo del presidente della Regione nei confronti dell'esecutivo. "Niente di vero", la replica di Fratelli d'Italia

Su migranti e sanità, il presidente della Regione Stefano Bonaccini va all’attacco del Governo. Sul primo fronte c’è stato un doppio no nei confronti dell’esecutivo. Da parte di alcuni sindaci, tra cui quello di Bologna Matteo Lepore (assieme a Milano, Torino, Firenze e Napoli), che chiedono uno stop sul dl Cutro, e in particolare sulla cancellazione della protezione speciale. E l'altro da alcune Regioni, a partire dall’Emilia-Romagna (con Toscana, Campania, Puglia e Valle d’Aosta), che hanno respinto l'ordinanza del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che nel dichiarare lo stato di emergenza per "l'eccezionale incremento dei flussi migratori dal Mediterraneo" ha indicato l'ex prefetto trapanese Valerio Valenti a capo del "controllo dell'immigrazione". Ma estire l'emergenza migranti attraverso il commissariamento "non si fa", sottolinea il governatore dell'Emilia-Romagna.

Il doppio affondo del governatore

Per quanto riguarda la gestione dei migranti, "noi vorremmo solo collaborare, non è un problema di colore politico. Però così non si fa, è improvvisazione pura e lo dicono i sindaci che non hanno strumenti per reggere o arginare tutto quello che sta succedendo", sottolinea Bonaccini. “Due mesi fa – ricorda il governatore - indicavo che c’era il rischio di un’emergenza e ci dicevano che non c’era alcun rischio. Pochi giorni fa hanno decretato addirittura lo stato di emergenza nazionale. Dopo quello che cosa rimane?”. Mentre sul secondo fronte Bonaccini parla di “un taglio indiscriminato alla sanità pubblica", cosa che "io reputo inaccettabile e persino vergognosa". Sul tavolo, c’è la difficile situazione dei conti regionali. "Noi che oggi abbiamo più sanità pubblica di tutte le altre Regioni, per la storia di questa terra, siamo quelli che rischiano di essere più colpiti. Non avremmo alcun problema di bilancio, se non fosse che ci mancano oltre 800 milioni di euro che negli ultimi tre anni abbiamo speso per il Covid, le vaccinazioni e le spese energetiche e che il Governo non ci ha assegnato", le parole del presidente della Regione, a margine dell'inagurazione di un ospedale di comunità a Ravenna.

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La replica di Fratelli d'Italia 

Di tutt’altro avviso Fratelli d’Italia, partito di maggioranza nel Governo, che replica a Bonaccini su migranti e sanità. "Leggiamo che il presidente della Regione Stefano Bonaccini accusa il governo di improvvisazione e mancanza di collaborazione sui temi dell'immigrazione. Non è assolutamente vero - risponde il consigliere regionale Fdi Giancarlo Tagliaferri -. Ma in ogni caso ricordiamo al presidente Bonaccini che quel senso di mancata collaborazione Fratelli d'Italia in Emilia-Romagna lo sente dall'inizio di questo mandato regionale". Ancora in queste ore, "in cui Bonaccini e Donini urlano contro il Governo per le spese in sanità - aggiunge Tagliaferri - ci viene negato di conoscere i reali conti della gestione della sanità regionale in modo di poter dare il nostro contributo per risanarla. Prima di gridare contro il governo, Bonaccini faccia una seria autocritica".

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