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Bologna FC: marcia da Champions, ma ora viene il difficile

Gol, risultati e bel gioco infiammano Vip e semplici tifosi: merito di Motta, ma anche di una società sana e umanamente impeccabile

Le tre vittorie nelle ultime tre gare disputate al Dall’Ara, hanno spinto gli emiliani allo sbalorditivo e meritato 4° posto in classifica, in una sorta di sogno di mezza estate che ha superato il tempestoso inverno e che ora si sta affacciando fino alle timide luci della primavera. Già, perché se sei mesi fa in una qualsiasi osteria all’ombra dei portici, tra un frizzantino e una crescentina, qualcuno avesse detto: “Oh, vedrai che quest’anno ci giochiamo la Champions League”, sicuramente sarebbe stato preso per un pazzo visionario incline alla bottiglia. Invece, Sartori, ha comprato al mercato una serie di ingredienti di prima qualità e Motta ha cucinato un minestrone da Chef Stellato, facendo dell’impianto di gioco e dello spirito di gruppo il connubio vincente. Quarantadue punti su settantadue non si raggiungono per caso e “l’affaire Bologna” sta cominciando ad interessare un po’ tutta l’Europa pallonara, alzando continuamente l’asticella dei sogni di chi questa fede la vive quotidianamente.

Adesso la parte più dura

Ora, i più scaramantici si toccheranno i gioielli di famiglia ma, sportivamente parlando e senza scomodare inutili campanilismi, il bello arriva adesso. Sì, perché da domenica a domicilio della Lazio comincerà il rush finale delle ultime 13 partite e quello in casa biancoceleste sarà solo il primo step di una lunga serie di scontri diretti (e chi l’avrebbe mai detto ad agosto, se non il famoso visionario dell’osteria?), che vedrà i rossoblù impegnati in trasferta contro tutte le pretendenti alle posizioni europee. Dopo la squadra di Sarri, infatti, la band di Motta farà visita all’Atalanta nel 27° turno, poi nuovamente all’ombra del Colosseo sulla sponda giallorossa alla 33a, e infine a Napoli alla 36a. Senza dimenticare che, Inter e Juve scenderanno in campo sotto le Due Torri (rispettivamente alla 28^ e alla 37^) e che, chiaramente, le trappole potrebbero nascondersi anche in gare casalinghe da non sottovalutare con formazioni come Verona, Monza e Udinese. Il mantra, giustamente, non può che essere sempre lo stesso: “Un passo alla volta e poi i conti si faranno alla fine”. 

Euforia giustificata

Piedi per terra, dunque, ma da quando non si vedeva un Bologna così? Oltre 20 anni. Insomma Cremonini suonava nei Luna Pop, mentre Morandi era già Morandi, ma non aveva ancora condotto il Festival di Sanremo. Sono ormai virali, sui social, le foto dei due che sprizzano tutta la loro fede rossoblù dopo i successi contro Lecce e Fiorentina, ma il loro entusiasmo è contagioso a 360° gradi. Da Giorgio il fioraio a Romano l’edicolante: chi non sogna una tappa al Bernabeu per affrontare i Blancos oppure ad Anfield Road per sfidare il Liverpool?

Un club di livello assoluto

Calma, sì ancora una volta, ci vuole calma. Come andrà a finire lo scopriremo solo alla fine del campionato, ma quello che è certo è che la piazza di Bologna ha finalmente avuto la conferma (se mai ce ne fosse stato il bisogno), che il “progetto Saputo” ha una base super solida e che dietro alle quinte lavori uno staff di grande spessore, non solo a livello professionale ma anche umano. Un aspetto fondamentale, come ha sottolineato anche Arianna Mihajlovic in una recente intervista rilasciata a "Il Messaggero", dove ha dichiarato che “il Bologna ha pagato lo stipendio a Sinisa anche dopo la sua morte, compiendo un gesto straordinario”. Ok, forse alla fine non si arriverà in Europa, ma di sicuro si potrà essere davvero orgogliosi di questa straordinaria società.

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