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Andrea Nervuti

Collaboratore Sport

Bologna FC: l’inutile pausa che tanto serviva

I rossoblù sono rimasti a riposo nello scorso fine settimana, poiché la Fiorentina è stata impegnata nella nuova e tanto discussa versione araba della Supercoppa Italia

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Tralasciamo, cortesemente, il cervellotico format di una Coppa che già di per sé non è che fosse poi così ambita anche prima di questa esotica parentesi e prendiamo esclusivamente per buono il contesto economico della kermesse. (Scusate, ma al di là di un appeal sotto lo zero e dei lunghi viaggi mediorientali a cui sono stati costretti staff e giocatori, vi par normale che possa potenzialmente vincere la Supercoppa Italia una squadra che non ha vinto né Scudetto né la Coppa Italia?). 
Andiamo oltre e torniamo alle vicende felsinee. Allora, inutile negarlo: il Bologna, in campionato, sta balbettando da qualche giornata. Da tre turni per la precisione. Alla brutta gara di Udine, ha fatto seguito lo striminzito pareggio interno contro il Genoa per 1-1, prima dell’ultima debacle in casa cagliaritana dello scorso fine settimana. Nel mezzo, lo sfortunato Quarto di Finale perso ai rigori contro la Fiorentina. Insomma, dalla zona Champions festeggiata sotto l’Albero di Natale dopo la vittoria sull’Atalanta del 23 dicembre, al 7° posto attuale. Nulla di drammatico, intendiamoci, ma la città intera stava iniziando a sognare in grandissimo e un solo punto racimolato contro friulani, liguri e sardi ha inevitabilmente tarpato un po’ le ali alle fantasie dei tifosi più passionali, già pronti ad invadere il Santiago Bernabeu di Madrid o l’Emirates Stadium di Londra. Niente è ovviamente compromesso, tenendo sempre ben presente che i rossoblù sono partiti con l’obiettivo di giocarsi una posizione di tutto rispetto dietro alle solite big, ma come si suol dire l’appetito vien mangiando e la crescita esponenziale di questo bel manipolo di ragazzi superbamente coordinato dall’ambizioso Thiago Motta ha fatto venire l’acquolina in bocca a tutti. Ma proprio a tutti. Ora, però, dopo la grande cavalcata, è arrivato l’inevitabile momento di flessione ed è da qui in avanti che si misurerà lo spessore e la crescita di un gruppo che, giustamente, proverà a contendersi un visto europeo fino al termine della stagione.

Perché è utile la pausa?

Le soste, di solito, aiutano chi è in difficoltà e il Bologna in questo momento lo è. Un po’ come il tennista di Wimbledon che è sotto nel punteggio quando sospendono la gara per pioggia. Durante questo stop non previsto, infatti, dall’infermeria rientrerà certamente Jesper Karlsson, mentre Thiago Motta avrà modo di studiare le contromosse per continuare a sorprendere avversari ormai sempre più preparati. Senza contare che, dal mercato, è già sbarcato in Emilia il primo rinforzo e che non si esclude un secondo innesto utile ad allungare una rosa momentaneamente troppo “light” per tenere testa alle corazzate del campionato. 

Si torna in campo al Meazza

Indubbiamente la ripartenza prevista per sabato 27 a San Siro a domicilio del Milan non sarà certamente delle più semplici, ma il Bologna ha già dimostrato di esaltarsi contro le grandi andando in difficoltà con le piccole. E allora quale miglior teatro per riprendersi la scena? In fondo, non c’è niente da perdere e dopo aver capito l’importanza di dover giocare sotto pressione, si spera che i rossoblù possano tornare quelli visti fino a tre settimane fa. Sbarazzini e gagliardi. I conti, poi, si faranno alla fine...

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