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16enni bevono alcol al bancone, questore chiude bar |VIDEO

Primo intervento della polizia locale in borghese che ha notato i ragazzini intenti a consumare un cocktail a base di vodka, gin, rum e tequila

L'attività della Polizia locale e della divisione amministrativa della Polizia di Stato nelle vie maggiormente frequentate dai ragazzi nei fine settimana, ha portato alla chiusura del bar la Brace di via Petroni e alla multa ai danni del gestore. 

Sabato sera, intorno alla mezzanotte, i vigli in abiti civili sono entranti nel locale, dove erano stati notati tre ragazzi molto giovani che consumavano un cocktail chiamato "Quattro bianchi", a base di vodka, gin, rum e tequila. I minori, tutti 16enni, sono stati riaffidati alle famiglie con i mezzi senza insegne della polizia locale. Il gestore del locale è stato inizialmente multato aver omesso di chiedere i documenti ai tre giovani clienti (500 euro sanzione ridotta a 333 euro  per pagamento entro i 5 giorni dal verbale).

Ieri, 15 marzo, il questore ha chiuso però il bar per 15 giorni, quindi l'esercizio rimarrà aperto solo per la vendita dei monopoli. 

L'attività si inserisce "nell'ambito dei controlli che facciamo il sabato sera con l'attenzione al consumo di alcol da parte di minorenni, in sinergia con la polizia amministrativa" ha detto ai cronisti il commissario di polizia locale Giuseppe Di Napoli. 

Diversi gli esercizi chiusi negli ultimi mesi

I controlli straordinari disposti nelle zone della cosiddetta "movida", anche legati alle nrome anti-covid, hanno portato a diversi provvedimenti della questura. 

Il 13 marzo, il gestore di un altro locale in via Petroni era stato multato per la violazione, ovvero vendita di alcol a minori, mentre un ristorante ai confini con il comune di San Lazzaro è stato costretto a chiudere per aver organizzato una affollatissima festa.  

A febbraio a tirare giù le serrande era stato un negozio di alimentari in Piazza VIII agosto, dopo che il titolare aveva venduto super alcolici ad alcuni 16enni e uno di loro aveva accusato un malore, finendo in coma etilico al Sant'Orsola.  Chiusi anche un negozio di vicinato in Pratello perché aperto oltre l'orario di chiusura e un circolo in via Capo di Lucca per il quale è stato già disposto lo stop per cinque giorni per assembramenti. 

Il questore, a gennaio, aveva messo i sigilli a un club privato di via Mattei, dover si stava tenendo una festa "camuffata" da stage di ballo, e ancora a due pizzerie, in via Corticella e via Ferrarese, a un bar di Pieve di Cento, frequentati da spacciatori e a un B&B di via Boldrini per non aver controllato la certificazione verde covid. 

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