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Cronaca San Vitale / Via Mazzini

Gemelline siamesi: oggi nuovo bollettino medico. Intanto l’Italia si divide

In attesa di aggiornamenti sul loro stato di salute, lo stivale si interroga sulla questione morale. Lo fa anche Famiglia Cristiana:" La vita non si decide a tavolino"

L’Italia commossa dal caso delle due gemelline siamese nate all’ospedale Sant’Orsola, si stringe in attesa di conoscere eventuali sviluppi. Stazionaria per ora la loro condizione di salute, ma entro la giornata si attende il nuovo bollettino medico, come promesso dal policlinico bolognese.

L’ITALIA DIVISA SUL WEB. Intanto sul web lo stivale si divide, tra chi comprende la coraggiosa scelta dei genitori, consapevoli fin dall’inizio, di andare incontro ad una situazione drammatica e chi non ci sta “alla vita a tutti i costi”.
Mas soprattutto il popolo di internet, su blog e social network, si interroga se è giusto o meno intervenire chirurgicamente per separarle, cosa che comporterebbe inevitabilmente la morte di una delle due piccine. Rebecca e Lucia, infatti, condividono un unico cuore e l’eventuale operazione assegnerebbe l’organo vitale ad una piuttosto che l’altra.spe

PAROLA ALLA TEOLOGIA. Il dibattito, dai delicati risvolti etico-morali, approda anche sulle pagine del quotidiano online cattolico, Famiglia Cristiana. Il teologo Luigi Lorenzetti tuona: “La vita non si decide a tavolino”.

LASCIARE CHE LA NATURA FACCIA IL SUO CORSO? Intervenire e modificare il corso naturale della vita o meno, in sintesi si chiede Lorenzetti. La sua interrogazione si scioglie nella consapevolezza che, se fino a qualche tempo fa la resa sarebbe stata imprescindibile, oggi il progresso scientifico permette di intervenire .” Il lasciare fare alla natura, se prima era un atteggiamento responsabile, oggi assume il significato di una resa passiva. La fiducia nella Provvidenza non esime anzi obbliga a ricorrere ai mezzi e strumenti oggi disponibili”.

COME DECIDERE CHI FAR SOPRAVVIVERE? L’altro nodo cruciale che affronta il teologo è come procedere nonostante la consapevolezza che a salvarsi, con un intervento di separazione, sarà solo una delle due. E qui il teologo riprende  l’enunciato di uno dei chirurghi dell’equipe che segue le gemelline: “«Farei l’intervento solo se esiste la possibilità teorica di salvarle entrambe oppure di non sapere quale delle due non può sopravvivere. Ma decidere di mettere fine a una vita a tavolino, questo no. Non lo farò mai».

QUESTIONE DI MORALE . Per Lorenzetti il ragionamento di questo chirurgo è “moralmente corretto: la separazione è moralmente ingiusta se si decide di salvare una vita, sacrificando l’altra. Al contrario, la separazione delle gemelle siamesi deve essere animata dalla ferma volontà di salvarle tutte e due. Non è lecito decidere a quale delle due bambine dare la possibilità di sopravvivere.
Un umanesimo, laico e cristiano, impedisce ogni forma di discriminazione o calcolo utilitarista nel rapportarsi alla vita umana. Anche nelle situazioni più difficili, come questa, un’etica sapienziale, la competenza e la coscienza del medico dettano il giusto comportamento di fronte al «mistero della vita» affidata a deboli mani”.
 

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