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Presidio e raccolta firme per il bistrot di via Saragozza: "Disobbedienza civile" | VIDEO

Più di 50 persone in protesta contro il dpcm e le sanzioni ai bar che non hanno rispettato le chiusure

Protesta con birre segnaposto davanti al bistrot Bonaccorsi di Porta Saragozza, il locale che aveva deciso di non rispettare la chiusura alle 18 imposta dal dpcm del Governo e che poi, dopo diverse sanzioni, è stato obbligato a chiudere alle 15 da un'ordinanza del sindaco di Bologna, Virginio Merola.

Così oggi più di 50 persone, non troppo distanziate e alcune senza mascherina, si sono ritrovate davanti al locale per ribadire la loro solidarietà al titolare e per lanciare una raccolta firme a favore della "Disobbedienza civile", indirizzata proprio al sindaco Merola. Una petizione promossa dal Comitato 2 maggio per chiedere che non siano sanzionati i locali che decidono di disobbedire.

"Non siamo negazionisti – dice dal palchetto tricolore Massimiliano Mazzanti, del Comitato 2 maggio –, ma in questo modo ci uccidete senza virus".  "Io credo che con tutte le schifezze che sta facendo questo Governo dopo saranno loro i prigionieri in casa – afferma il titolare del bistrot, Giorgio Perna – perché se vogliono uscire a farsi una passeggiata da soli con le loro famiglie devono avere i guardaspalle".  

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