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Cronaca Santo Stefano / Via Valverde

Polizia in assetto anti sommossa e contestazioni, così inaugura il nuovo studentato | FOTO-VIDEO

Manifestazione di protesta in occasione del taglio del nastro in via Valverde, cui ha preso parte anche la ministra Bernini

Polizia e carabinieri in assetto anti-sommossa, striscioni e slogan di contestazione. Inaugurazione tra le polemiche per la Residenza Camplus Valverde, il nuovo studentato privato  in zona San Mamolo a Bologna. 

Al grido di "Camplus Go home" e "Vergogna, vergogna", una ventina di attivisti del Luna hanno accolto la ministra dell'Università Anna Maria Bernini che, insieme all'arcivescovo Matteo Zuppi, è giunta sul posto per il taglio del nastro, in programma stamane, 24 marzo 2023.

Collettivo in protesta in via Valverde

Contestazioni per il caro affitti

Ad armare i manifestanti la situazione critica degli affitti all'ombra delle due torri. Battaglia che tra occupazioni, denunce e mobilitazioni di dissenso si protrae da tempo nel capoluogo emiliano: tanta la domanda, poca l'offerta di case o stanze in locazione, e soprattutto troppo cari i canoni. A dibattere sul tema con i manifestanti, fuori dallo studentanto, si è intrattenuta la ministra Bernini (video )

Il Camplus da 52 camere, investimento da 3,3 milioni di euro 

La nuova residenza universitaria dedicata a Don Tonino Bello dichiarato venerabile da Papa Francesco che ne ha riconosciuto le virtù eroiche, di proprietà della Curia ed ex struttura per sacerdoti, lavoratori e studenti, sarà gestita da Camplus, primo provider di housing per studenti universitari in Italia, che gestisce circa 11 mila posti letto in 15 città italiane e in Spagna.

La struttura Camplus Valverde si trova nel quartiere Santo Stefano in via Valverde 14 immersa tra i colli bolognesi e fiancheggiata dalla meravigliosa Villa Ghigi. Un investimento complessivo di 3,3 milioni di euro, di cui 2,1 milioni finanziati dalla legge 338, pensata ad hoc per le residenze universitarie, e 1,2 milioni di investimento diretto messi in campo da Camplus.

Sono 52 le camere (26 singole e 26 doppie) che potranno ospitare 78 studenti. Inoltre, all’interno della residenza, sono presenti sale riunioni, conferenze, stanze ricreative, comode e luminose aule studio, una lavanderia. Questi spazi sono gli elementi distintivi dell’offerta Camplus perché permettono di offrire agli studenti occasioni di relazione tra di loro, momenti di svago e incontro con ospiti e formatori.

Tutti residenti hanno a disposizione la formula all-inclusive, che comprende l’utilizzo di tutti i servizi della struttura, riscaldamento, sistema di raffrescamento, utenze e Wi-Fi, con prezzi che variano in base alla tipologia di camera scelta e del periodo di permanenza.

Via Valverde, 14, 40136 Bologna BO, Italia_7[2]

Oltre 70 studenti circa un terzo è rappresentato da giovani stranieri

“In questa nuova residenza di Bologna - commenta Maurizio Carvelli, Fondatore e CEO di Camplus – degli oltre 70 studenti circa un terzo è rappresentato da giovani stranieri, alcuni provenienti da Paesi africani come il Cameron e lo Zimbabwe, oltre che dall’Armenia, Turchia e Ucrania. A loro, come a tutti gli universitari che scelgono di vivere presso le nostre strutture, desideriamo offrire non solo un alloggio, ma una serie di servizi residenziali e una serie di opportunità aggiuntive, come le numerose attività formative integrative agli studi che mettiamo a disposizione all’interno della ‘community guidata’ che è il cuore pulsante della vita in Camplus.  Desidero ringraziare la Curia per aver deciso di affidarci la gestione di questa struttura, un compito che porteremo avanti con la professionalità che ci contraddistingue e l’attenzione al benessere e alla cura degli studenti che poniamo al centro del nostro impegno quotidiano. E siamo molto contenti di dedicare la struttura a Don Tonino Bello Campione del dialogo, costruttore infaticabile di pace che si è si speso in numerosi viaggi pastorali (Australia, Argentina, Etiopia, Salvador) per incontrare gli ultimi della terra. Ha ospitato nella sua casa i senzatetto, gli immigrati e ha fondato nella sua diocesi una Comunità di Accoglienza con l’obiettivo di recuperare e rieducare i giovani tossicodipendenti. Insomma, un esempio di accoglienza per tutti noi”.

Camplus Valverde

La storia della Residenza

La Residenza ha avuto le sue origini all’interno della Onarmo (Opera Nazionale di Assistenza Religiosa e Morale agli Operai), fondata dal Don Ferdinando Baldelli, che nel 1936 proprio in via Valverde vi portò la sede bolognese, ristrutturando nel 1950 la proprietà di un privato e dedicandola a San Francesco e Saverio Mamolo, e costruendovi anche la chiesa annessa. Cooperando assieme a Filippo Cremonini, che fondò il gruppo dei buoni fanciulli studenti piccoli, i ragazzi vennero accolti anche in questa struttura per iniziare un percorso di seminario. Successivamente furono Don Giulio Salmi e Don Angelo Magagnoli a gestire l’immobile che ordinò circa 60 preti, tra cui Don Tonino Bello, dal 1953 al 1957. Nel 1965 fu istituito anche un centro studi e nel 1973 divenne un ambiente di sola formazione per pastorale del lavoro, iniziando a ospitare gli studenti. Nel 1986 il Cardinale Biffi lo nominò Istituto Santa Cristina per la pastorale del Lavoro (con suo statuto e avrebbe curato chi avesse vocazione sacerdotale, gli studenti e i lavoratori). Lo stabile diventò di proprietà della Curia nel 2019, successivamente Camplus ne ha ottenuto la gestione e ha dato il via ai lavori di ristrutturazione.

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