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Ultima Generazione, attivisti a processo: ecco cosa ha deciso il Tribunale | VIDEO

Tre attivisti sono stati condannati per i reati di violenza privata e interruzione di pubblico servizio. Concesse le attenuanti generiche e la non menzione

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I tre attivisti di Ultima Generazione processati per il blocco stradale dello scorso 2 novembre sono stati condannati per i reati di violenza privata e interruzione di pubblico servizio.

Assolti invece dalle imputazioni di danneggiamento, manifestazione non autorizzata e violazione del foglio di via. Ai tre imputati, Silvia, Ettore e Mida, sono state concesse le attenuanti generiche, oltre alla non menzione (la condanna, quindi, non apparirà nel casellario giudiziale).

La pena, sospesa, è di sei mesi, rispetto all’anno chiesto dall’accusa. L’avvocato difensore dei tre imputati, Elia De Caro, si è detto moderatamente soddisfatto, ed ha già annunciato l’appello per i due reati riconosciuti.

A caldo, dopo la condanna arriva  il commento di Silvia, fumettista di 29 anni: “Io credo che ci hanno condannato perché diciamo e facciamo cose scomode. Chiedo alle persone che mi ascoltano di non avere paura a fare cose scomode e ad essere in conflitto. Se pensate che tutto questo sia ingiusto, entrate con noi in questo conflitto che è sano e motore di cambiamento.”

Il blocco stradale del 2 novembre

Un gruppo di attivisti, la mattina del 2 novembre scorso, si sono seduti sulla carreggiata della tangenziale nord di Bologna, tra lo svincolo 8 e il 7bis, Due di loro si erano incollati le mani all'asfalto con del cemento a presa rapida. Tre stati portati tutti in questura, e processati per direttissima. Per due dei manifestanti è stato disposto il divieto di dimora a Bologna, mentre per la terza l'obbligo di firma: "All’ultima udienza del 7 dicembre, il giudice ha accettato la proposta di rito abbreviato richiesta dalla difesa insieme a materiale probatorio. Sono state sentite le dichiarazioni spontanee di Ettore, Mida e Silvia. Le misure cautelari sono state poi revocate il 24 dicembre" fanno sapere. 

Diversi i blitz degli attivisti nell'ultimo periodo. Il 30 ottobre i manifestanti bloccarono i viali all'altezza di porta Mascarella. All'azione erano seguite alcune denunce. Ancora, a metà ottobre, i giovani del gruppo ambientalista avevano bloccato il traffico di viale Lenin all’ora di punta di venerdì mattina, mentre a settembre la Digos aveva denunciato sei attivisti bloccando un blitz alla fontana del Nettuno. Il 3 dicembre del 2022, un blitz di protesta alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, in via Belle Arti. 

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