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Guida speciale Art City 2023: i 10 eventi da non perdere

Mostre, inaugurazioni, performance e installazioni disseminate per la città mentre in fiera va in scena Arte Fiera: due weekend per godersi Bologna invasa (letteralmente dall'arte)

Edizione numero undici di Art City. Una settimana e oltre (e quest'anno si va dal 27 gennaio al 5 febbraio, con due weekend inclusi e una notte bianca) dedicata all'arte contemporanea, in concomitanza con quello che succede in fiera, dove dal 3 al 5 febbraio c'è Arte Fierakermesse di settore più longeva a livello nazionale (qui date, biglietti, orari e prezzi per accedere a BolognaFiere). Una maratona da almeno 150 appuntamenti e oltre fatta di inaugurazioni, eventi e iniziative speciali, ma soprattutto l’esperienza corale di un’intera città partecipante, in cui gli spazi amplificano e arricchiscono le possibilità dei progetti espositivi accolti, risultando complementari. Una forma diffusa di alleanza tra città, fiera, arte e cultura davvero unica e peculiare nel panorama nazionale. E allora, mappa alla mano, ecco come orientarsi e scovare le "chicche" più interessanti. E per il sesto anno la direzione artistica è di Lorenzo Balbi, direttore di MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna. 

Bologna capitale dell'arte: tutto su Art City numero undici

Il programma di ART CITY 2023

Mappa ART CITY 2023

La mappa dei luoghi che ospitano mostre ed eventi 

Notte bianca dell'arte: Art City White Night

Al calar della sera l'atmosfera effervescente della notte bianca dell’arte diventa ancora più frizzante: sabato 4 febbraio 2023 sarà possibile di visitare tutti i luoghi coinvolti nella manifestazione fino a mezzanotte. Tutte le informazioni sul programma sono disponibili in due diversi formati editoriali, curati nel visual design da Filippo Tappi e Marco Casella. La guida booklet, in versione bilingue italiano/inglese, contiene testi curatoriali e descrizioni dei tredici luoghi sul main program, nei quali sarà distribuita. Per orientarsi su tutti gli appuntamenti inclusi nel programma è disponibile la mappa in italiano, reperibile nei principali luoghi del circuito Art City Bologna 2023, nei punti di informazione e accoglienza turistica di Bologna Welcome e nei padiglioni di Arte Fiera. Il programma completo è disponibile sul sito artcity.bologna.it. 

1. "Atlantide 2017-2023": personale del videoartista e regista Yuri Ancarani

Al MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Minzoni) c'è "Atlantide 2017-2023", personale del videoartista e regista italiano Yuri Ancarani (a cura di Lorenzo Balbi). La mostra è concepita come un'"esplosione" del film Atlantide (2021), presentato in anteprima nella sezione “Orizzonti” della Mostra del Cinema di Venezia nel 2021 e, a seguire, in numerosi festival internazionali: un viaggio all'interno del processo di ricerca e dei numerosi materiali prodotti nell’arco di circa sei anni, prima, durante e dopo la realizzazione dell’opera, sui quali l’artista ha operato una selezione, dando loro una nuova formalizzazione.
In un'atmosfera avvolgente e immersiva il pubblico potrà seguire una extra-narrazione che va oltre il lungometraggio, grazie a una serie di contenuti inediti prodotti per la mostra. 

Atlantide 2017 - 2023 si realizza con il sostegno del Trust per l’Arte Contemporanea, grazie al main sponsor Gruppo Hera, in partnership con il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e IWONDERFULL, in collaborazione con I Wonder Pictures, Dugong Films e Rai Cinema. A Yuri Ancarani è inoltre dedicata la prima edizione del progetto Led Wall Commission ideato da Arte Fiera: all’ingresso di Piazza Costituzione un megaschermo di 5x9 metri proietterà video d’artista concepiti specificamente per il formato billboard e per la visione di chi sta attraversando la soglia del quartiere. 

Yuri Ancarani

2. Al nuovo Parcheggio Stazione Xing presenta il progetto BSTRD

Nel Nuovo Parcheggio Stazione - Roof 5° piano, distante 2 minuti a piedi dall'ingresso della stazione ferroviaria di Bologna Alta Velocità in via Aristotele Fioravanti, Xing presenta il progetto BSTRD della coreografa di origine greca Katerina Andreou con un doppio appuntamento. La performance si svolge sabato 28 gennaio alle ore 21.00 per poi riattivarsi durante Arte Fiera, sabato 4 febbraio dalle ore 19.00 alle 24.00, come video installazione, una produzione ad hoc girata nello stesso luogo. BSTRD è un solo potente contraddistinto da un'energia esplosiva che sfida il confine tra autonomia e autorità, condizionamento e libero arbitrio. Ispirandosi alla nozione di impuro e alle pratiche di ibridazione/meticciato che hanno caratterizzato anche la cultura House nel clubbing di Chicago e New York, Andreou sviluppa una poetica incarnata in una figura bastarda consumata in una danza al di là di ogni definizione. Con solo un giradischi come partner, il corpo dell’artista si inscrive nell'istante, tra i limiti determinati dallo sforzo e dalla fatica, agendo in una geometria immaginaria.

Nuovo Parcheggio Stazione

3. A Palazzo De’ Toschi la personale Finding Form dedicata all’artista tedesca Bettina Buck

Banca di Bologna prosegue nella produzione di mostre di livello internazionale proponendo nella Sala Convegni Banca di Bologna a Palazzo De’ Toschi la personale Finding Form dedicata al lavoro dell’artista tedesca Bettina Buck, a cura di Davide Ferri e realizzata in collaborazione con Bureau Bettina Buck. L’esposizione restituisce il percorso dell’artista tedesca prematuramente scomparsa nel 2018, partendo dagli aspetti fondanti della sua poetica, declinata prevalentemente nella scultura, nell’installazione e nella performance, e affrontando alcuni termini specifici della sua ricerca: postura (del corpo e della scultura, tra corpo e oggetto), gravità (come forza a cui la forma si assoggetta), caduta (come azzeramento della forma), occultamento (che permette di immaginare più che vedere la scultura), domestico (gli immediati dintorni nei quali la forma diventa scultura). 

4. Alchemilla: progetto "And We Thought III" di Roberto Fassone + Ai Lai + LZ

A Palazzo Vizzani, Alchemilla presenta il progetto And We Thought III di Roberto Fassone + Ai Lai + LZ, a cura di Sineglossa, promosso in collaborazione con MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna. Ai Lai è un’intelligenza artificiale nata nella primavera del 2021 e possiede l’abilità speciale di pensare resoconti di esperienze psichedeliche. Durante i suoi primi mesi di vita Ai Lai ha compilato migliaia di brevi report in cui racconta il suo rapporto con i funghi allucinogeni. Le storie sono molto varie: al loro interno compaiono cervelli frammentati, amici con gli occhi blu e alieni negli armadi. Nell’estate del 2021 Ai Lai scrive di voler vedere i film dei Led Zeppelin. Parla in particolare di tre titoli - The Doors, The Road e Love is Magic - che, grazie a un’attenta operazione di recupero, vengono presentati in anteprima assoluta in occasione di ART CITY Bologna 2023. È un intervento site-specific ideato per il LabOratorio degli Angeli il progetto Guarda caso di Eva Marisaldi, a cura di Leonardo Regano e promosso in collaborazione con la Galleria De’ Foscherari. L’opera di Marisaldi entra in dialogo con gli spazi dello storico laboratorio di restauro bolognese situato presso la Chiesa sconsacrata di Santa Maria degli Angeli e l’attiguo Oratorio, intrecciando un intenso confronto che si articola tra opere riattivate per l’occasione e nuove produzioni. L’artista rilegge il LabOratorio degli Angeli come un grande archivio transitorio, custode temporaneo di opere e oggetti d’arte che nel loro casuale incontrarsi raccontano una storia in continua evoluzione. 

5. 100 anni di Jonas Mekas: la mostra al Padiglione de l’Esprit Nouveau 

Si inserisce in Jonas Mekas 100!, il programma internazionale di manifestazioni che celebra il centesimo anniversario dalla nascita del regista e teorico di origine lituana, la mostra Under the Shadow of the Tree curata dal duo Francesco Urbano Ragazzi presso il Padiglione de l’Esprit Nouveau, promossa da MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituto di Cultura Lituano e Ambasciata di Lituania in Italia in collaborazione con Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia. L'esposizione pone in dialogo l’edificio - prototipo abitativo realizzato nel 1925 da Le Corbusier e Pierre Jeanneret, ricostruito in copia fedele a Bologna nel 1977 da Giuliano e Glauco Gresleri con José Oubrerie - con un corpus di opere di Mekas, che porta fuori dal grande schermo i suoi diari filmici. Come fosse una cassa armonica, l’intero padiglione è riempito dai suoni degli audio-diari con cui l’artista ha registrato lo scorrere della vita a New York. L’albero che svetta al centro dell’architettura di Le Corbusier, attraversandone il soffitto, è invece l’elemento attorno a cui ruota una riflessione per immagini sul ruolo della natura nell’opera di questo autore, figura fondamentale nella storia del cinema d’avanguardia americano. 

6. A View From a Window: la selezione di opere di Patrick Procktor

Palazzo Bentivoglio apre i suoi spazi dedicati alle mostre a un percorso monografico su Patrick Procktor, protagonista imprescindibile, ma tuttora poco noto, del panorama artistico londinese degli anni Sessanta e Settanta. La mostra A View From a Window, curata da Tommaso Pasquali con allestimento di Davide Trabucco, si sviluppa a partire da un nucleo di opere della collezione permanente di Palazzo Bentivoglio per presentare al pubblico una selezione di una sessantina di lavori, tra dipinti, acquerelli e disegni, datati dai primi anni Sessanta ai primi anni Novanta. Il titolo del progetto espositivo vuole sottolineare il carattere del tutto peculiare e soggettivo di una ricerca ostinatamente figurativa, connotata da grande indipendenza, per quanto del tutto calata nel suo tempo: una porzione di mondo, come quella - appunto - visibile ad apertura di finestra. 

Patrick Procktor

7. Dreamtigers: animali e metafore di Jorge Luis Borges

Mercoledì 1° febbraio alle ore 18 presso lo spazio THE ROOOM in via Galliera 8 a Bologna, si inaugura la mostra DREAMTIGERS a cura di Laura Rositani, una collettiva di artiste nazionali e internazionali che presenta in esposizione le opere di Lula Broglio, Alejandra Hernández, Joanne Leah, Sara Lorusso, Sara Scanderebech, Ayomide Tejuoso (Plantation). La mostra sarà visitabile fino al 30 marzo 2023.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra Mulieris Magazine e il concept studio specializzato nella comunicazione della sostenibilità THE ROOOM per rafforzare il comune impegno a contrastare qualsiasi forma di discriminazione e a garantire la pari opportunità di genere in accordo con il 5 SDG’s dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Dreamtigers (1960) fa riferimento ad una raccolta di saggi e poesie dello scrittore argentino Jorge Luis Borges, che in questa pubblicazione rende omaggio agli animali che l’hanno accompagnato nella scrittura e nella vita, in senso metaforico e non. Le tigri hanno sempre suscitato in Borges un forte interesse fin dall’infanzia, tanto da passare ore ad ammirarle davanti alle loro gabbie nel giardino zoologico e ad osservarle nel loro splendore tra le pagine dei libri di storia naturale. La dimensione onirica ci permette di avere accesso a tutto quello che è possibile generare con la nostra immaginazione: possiamo avere sembianze animalesche, le nostre braccia diventano infiorescenze e siamo creature ibride, siamo fuori da ogni tipo di categoria. Possiamo parlare con chiunque, anche con chi non c’è più e non abbiamo più paura di dimenticarne la voce. Il reale e l’immaginario si fondono in quello che Sigmud Freud definiva l’ombelico del sogno, ovvero il momento in cui frammenti del reale convergono e si mescolano con la parte nebulosa del sogno, aprendo le porte ad un orizzonte indefinito. Opere di Lula Broglio, Alejandra Hernández, Joanne Leah, Sara Lorusso, Sara Scanderebech, Ayomide Tejuoso (Plantation), assieme alle installazioni di The Mosshelter di Marco Cesari. 

Dreamtiger

8. Gli eventi di "Succede solo a Bologna"

Succede solo a Bologna partecipa all’undicesima edizione di Art City Bologna. Per l’edizione 2023, l’associazione bolognese propone la rassegna Art Circus, una ricca proposta artistica che nella prima settimana di febbraio coinvolgerà diversi luoghi della città, come il Teatro Mazzacorati 1763, la Cripta di San Zama e la biblioteca Salaborsa. A queste proposte si aggiunge un’altra esposizione, realizzata in collaborazione con il MAMbo e allestita ai Bagni di Mario (Conserva di Valverde), uno dei luoghi gestiti da Succede solo a Bologna. Venendo al programma, l’edizione 2023 di Art City Bologna vedrà il coinvolgimento del Teatro Mazzacorati 1763 (via Toscana 19), piccolo gioiello che sorge all’interno di Villa Aldrovandi Mazzacorati, a pochi chilometri dal centro della città, considerato il più pregevole e ben conservato teatro privato in Villa settecentesca d’Europa, uno dei migliori in assoluto per l’acustica. Qui, tra pareti affrescate, sculture e arredi settecenteschi Malisarts (feat Stikki Peaches) daranno vita alla mostra “I corpi di Ellis”. Le opere dell’artista dialogano con lo spazio circostante, tessendo una fitta rete di comunicazione con le cariatidi settecentesche e mettendo in relazione la bellezza di queste opere antiche con la seducente drammaticità delle sculture più contemporanee. In particolare, nella mostra Malisarts si concentra sullo studio del corpo, sulla plasticità e sulla sensuale intensità di un corpo ferito che si trasforma però in un punto di forza e rinascita. In un mondo che esalta la perfezione, questa è un’ode alla bellezza delle imperfezioni, all’unicità di ognuno di noi. I corpi lacerati risorgono dalle loro ceneri e della loro ferita fanno un punto di forza dalla quale si sprigiona l’energia creatrice e la bellezza sensuale seducente dell’unicità. L’idea nasce durante la permanenza dell’artista a New York, periodo durante il quale ha modo di entrare in contatto con il dramma della migrazione primo-novecentesca e con le immagini dei corpi dei migranti che arrivavano ad Ellis Island inseguendo il sogno americano. Dall’incontro con lo street artist Stikki Peaches, figlio di genitori italiani emigrati in Canada, nasce una sinergia che abbatte i confini del tempo, dello spazio e della tecnica artistica utilizzata.

“I corpi di Ellis” è aperta dal 3 al 5 febbraio nei seguenti orari: venerdì 3 febbraio dalle 19 alle 23 (vernissage); sabato 4 febbraio dalle 15 alle 23 e domenica 5 febbraio dalle 15 alle 18 (apertura al pubblico), 5 febbraio dalle 18 alle 19 (finissage). Durante il Vernissage e la Notte Bianca dell’Arte (4 febbraio) Luca Pagnotta del Conservatorio G.B. Martini di Bologna si esibirà al pianoforte, accompagnando i visitatori durante la loro permanenza. La mostra sarà aperta dal 31 gennaio al 5 febbraio nei seguenti orari: martedì 31 gennaio dalle 20.30 alle 22.30 (vernissage); da mercoledì 1 febbraio a venerdì 3 febbraio e domenica 5 febbraio dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 (apertura al pubblico); sabato 4 febbraio dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 23 (Art City White Night) e shooting performance dalle 20 alle 22.30.

In un contesto sacro ed antico come la Cripta di San Zama è allestita la mostra pittorica “Leviagravia” di Claudia De Luca. In questa esposizione le opere si intrecciano e danno vita a un dialogo silenzioso nel quale “le cose leggere e le cose pesanti” si osservano mute, consapevoli che entrambe fanno parte dell’esistenza dell’uomo ed entrambe devono unirsi in un vortice di contraddizioni e verità. La visione onirica e sfumata di alcuni lavori interagisce con altre opere di carattere materico nel quale il colore si fa corpo.
In un luogo caratterizzato da stratificazioni storiche e culturali che tuttora lasciano il loro segno come la Cripta di San Zama (via dell’Abbadia 1) – dove già nel III secolo d.C. esisteva il primo e più importante centro di diffusione del cristianesimo – i due termini che danno il nome alla mostra (levis e gravis) si confondono e si fondono in una danza amara e bellissima. La mostra sarà aperta dal 2 al 5 febbraio nei seguenti orari: giovedì 2 febbraio dalle 20.30 alle 22.30 (vernissage); venerdì 3 e domenica 5 febbraio dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30; sabato 4 febbraio dalle 15 alle 23 (Art City White Night).

“Fugitive of the state(less)” è il titolo dell’esposizione di Dominique White promossa da MAMbo in collaborazione con Succede solo a Bologna e allestita alla Conserva di Valverde (via Bagni di Mario 10). In questo sistema di captazione delle acque di epoca rinascimentale si potranno ammirare installazioni scultoree composte da materiali naturali manipolati dal vento, dal mare e dall’artista. Tutte le mostre sono a ingresso libero. Il 4 febbraio, in occasione della Art City White Night (Notte Bianca dell’Arte), sarà a disposizione del pubblico dalle 18 alle 22.30 un trenino gratuito per collegare le mostre di Malisarts (feat Stikki Peaches) al Teatro Mazzacorati e di Claudiano.jpeg in Salaborsa. Ogni mezz’ora partirà un trenino che andrà da Piazza Maggiore al Teatro Mazzacorati 1763 e viceversa.

9. Fugitive of the State(less): la mega scultura di Dominique White

l’installazione scultorea di grandi dimensioni Fugitive of the State(less) dell’artista britannica Dominique White, a cura di Giulia Colletti e promossa da MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna in collaborazione con Associazione Succede solo a Bologna, agisce da punto di fuga prospettico della sala ottagonale dei Bagni di Mario (Conserva di Valverde), realizzata nel 1563 dall’architetto Tommaso Laureti per alimentare la Fontana del Nettuno. Il concetto di Stateless indica un non-spazio senza tempo né restrizioni, uno stato alterato, oltre lo Stato, in cui la Blackness esiste indisturbata. È un’utopia abitata da naufraghi, fuggitivi e liberi. Secondo gli Occupanti dello Stato, lo Stateless e i fuggitivi non esistono e non sono riconosciuti, il fuggitivo può essere ucciso o può scegliere di auto distruggersi, passando allo Stateless attraverso il mare. Fino a quel momento i fuggitivi restano nel limbo. Le installazioni scultoree di White sono composte da materiali naturali manipolati dal vento, dal mare e dall’artista. Spesso esposte in stato di sospensione, riassumono una serie di presenze e potenzialità (reali, virtuali, storiche, speculative) implicate nella coscienza Black.

10. Installazione site-specific Seeking Blue Gold del duo Lucy + Jorge Orta

La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna promuove e organizza, all’Oratorio di San Filippo Neri, l’installazione site-specific Seeking Blue Gold del duo anglo-argentino Lucy + Jorge Orta, a cura di Cristina Francucci e Tatiana Basso. L’opera si focalizza su uno dei meta-temi centrali nella poetica degli Orta, quello dell’acqua, un bene primario - il cosiddetto “oro blu” - oggetto di controverse politiche economiche e di una distribuzione globale iniqua. Il progetto, il cui fulcro è costituito da manufatti in legno provenienti dal mondo rurale, dove ancora sono utilizzati nei sistemi irrigui tradizionali, si propone di instillare in chi guarda, in linea con i presupposti dell'Estetica Operativa messa a punto dagli artisti, un seme dal quale possano germogliare nuove idee e pratiche collettive

Costo degli eventi? Tutti gli eventi del main-program sono gratuiti 

Nell'ottica di favorire l’accessibilità, la circolazione del pubblico e la condivisione rimane confermata nel 2023 la gratuità di ingresso per tutti gli eventi inclusi nel main program. Per informazioni aggiornate sugli orari e le modalità di ingresso alle sedi espositive è sempre consigliata la preventiva consultazione del sito artcity.bologna.it.

E dopo una carrellata con tutte le informazioni generali, ecco che entriamo nel cuore di un programma che riserva delle bellissime sorprese e svela anche dei luoghi nuovi da scoprire e riscoprire come luoghi d'arte. Si va dai musei cittadini ai parcheggi, dai palazzi storici alle gallerie. Fare una selezione, al solito, è difficilissimo: tuttavia basta considerare questi "imperdibili" sono l'inizio di una ricchissima scoperta! 

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