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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute

Nel tunnel dei disturbi alimentari. E come uscirne. Parola agli esperti |PODCAST

Oltre al ricovero c'è la riabilitazione. BolognaToday ha raccolto le voci di sei professionisti che seguono i pazienti sul territorio

I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, spesso abbreviati in DNA sono condizioni mentali, prevalenti tra gli under35, che alterano i comportamenti nei confronti del cibo. Spesso le conseguenze sono danni alla salute fisica e mentale e un mancato controllo del peso corporeo. In questo Podcast conosceremo la rete dell’offerta cittadina in tema di DNA (fra cui anche l’Equipe di Transizione di Ausl Bologna) che da anni segue pazienti affetti da disordini mentali come anoressia, bulimia e binge eating per riportarli ad una buona qualità di vita.

L'Equipe di Transizione

Il lungo processo di guarigione può prevedere un periodo di ricovero in cliniche specializzate e un altrettanto lungo periodo di cura presso le strutture specialistiche sul territorio. Grazie al finanziamento del fondo nazionale nel 2021 è stata potenziata la rete di assistenza per i DNA (Team DNA) che ha ampliato il numero di professionisti dedicati a questi servizi. In particolare, l’equipe di transizione, parte integrante del team DNA, è composta da 5 sanitari: 2 educatori sanitari e 3 dietisti di cui uno assegnato al Centro DNA che ha sede presso l’IRCCS Istituto Scienze Neurologiche e gli altri distribuiti sul territorio.

L’equipe di transizione, di recente istituzione, si occupa dei pazienti durante il passaggio dal ricovero ospedaliero o residenziale (presso il privato accreditato) alla gestione ambulatoriale e viceversa. Questa riorganizzazione dei servizi sottolinea l'impegno dell’Azienda USL di Bologna di farsi carico dei pazienti soprattutto durante alcune fasi delicate, come quelle di transizione tra i diversi servizi. Si tratta di un progetto davvero innovativo per consentire la gestione integrata degli utenti adulti o dei minori che compiono il 18° anno di età.

Chi sono i pazienti?

I dati relativi al 2023 del Centro regionale dedicato ai DNA dell’età evolutiva confermano un trend già osservato nel 2022, con un numero di casi seguiti superiore a 400. In confronto al periodo precedente alla pandemia, si registra un incremento di più del 30% negli accessi, accompagnato da una diminuzione dell'età di insorgenza, con casi che si manifestano persino in età preadolescenziale. L'incidenza rimane prevalentemente nel genere femminile, sebbene si osservi un aumento nei maschi e nelle “gender minorities” negli ultimi anni.

Tra il 2019 e il 2022, i casi di disturbi alimentari seguiti dai Servizi territoriali di Bologna sono aumentati quasi del 50%, con un incremento significativo sia tra i minori che tra gli adulti. Nel dettaglio, il numero di casi tra i minori seguiti è passato da 74 nel 2019 a 142 nel 2022, mentre tra gli adulti da 121 nel 2019 a 254 nel 2022.

Questa tendenza preoccupante evidenzia la crescente incidenza e gravità dei disturbi alimentari nella comunità bolognese come nel resto d’Italia. È importante sottolineare che solo un terzo dei casi riesce a guarire nell'arco di 12-18 mesi, nella maggior parte dei casi la guarigione completa si raggiunge dopo diversi anni, mettendo in luce quanto questi disturbi siano complessi ed insidiosi.

Le statistiche indicano che circa uno studente su dieci è affetto da disturbi alimentari, e considerando anche i casi non ufficialmente diagnosticati, tale proporzione sale a due su dieci. Ad esempio, considerando i 90.000 iscritti all'Università di Bologna, si stima che circa 18.000 giovani possano essere interessati.

Le cause e il percorso di cura

I disturbi alimentari hanno spesso cause socioeconomiche, ma anche altri fattori – come ad esempio il bullismo durante l'infanzia e/o traumi subiti in giovane età - possono aumentare i rischi per l’aggravarsi di queste condizioni. La guarigione dai disturbi della nutrizione e alimentazione è possibile, ma richiede una corretta informazione dei cittadini e un'organizzazione sanitaria in grado di indirizzare pazienti e caregiver verso una presa in carico adeguata. La prevenzione svolta nelle scuole, attraverso insegnanti formati, negli Spazi Giovani aziendali e dai Pediatri di Libera Scelta e Medici di Medicina Generale, è cruciale per individuare precocemente il problema nei minori.

La rete di assistenza dell’Azienda USL di Bologna per i disturbi della nutrizione e alimentazione è stata implementata, stabilendo un punto di accesso unico tramite email per pazienti in età evolutiva ed adulti, a cui possono fare riferimento i Pediatri di Libera Scelta, i Medici di Medicina Generale, le famiglie e i caregiver.

A seguito di una prima valutazione, i pazienti pediatrici con un repentino calo ponderale e/o un BMI>16 sono indirizzati alla neuropsichiatria infantile territoriale, mentre quelli con un BMI <16 sono inviati al Centro di riferimento regionale DNA presso l'Istituto delle Scienze Neurologichie dell’Ospedale Bellaria. I pazienti adulti sono invece indirizzati all'ambulatorio dedicato ai DNA presso l'Ospedale Maggiore. Per una continuità terapeutica e assistenziale i pazienti over35 vengono seguiti presso i Centri di Salute Mentale distrettuali.

Per una presa in carico completa dei minori, il Team DNA può prevedere anche periodi di ricovero in degenza ordinaria e/o in Day Hospital presso il Centro di riferimento regionale dell'IRCCS Istituto Scienze Neurologiche o presso strutture private accreditate come Day Hospital e ricovero riabilitativo. Nei casi di scompenso metabolico o nutrizionale è necessario ricorrere al Pronto Soccorso per una degenza finalizzata alla stabilizzazione clinica.

Le voci nel Podcast: Agnese Drusiani, educatrice dell’Ausl Bologna, Laura Morisi, dietista dell’Ausl Bologna, Laura Gessaroli, neuropischiatra infantile Ausl Bologna, Mirella Errante, psicologa psicoterapeuta dell’Ausl Bologna, Antonia Parmeggiani, professoressa associata in neuropsichiatria infantile e Luca Valeriani, medico nutrizionista dell’Ausl di Bologna.

Per contattare l'equipe: accesso.dca@auslbologna.it

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