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Cronaca Camugnano

Trovati altri corpi senza vita nella centrale di Suviana: erano al piano -9

Sale così drammaticamente il numero delle vittime. Le ricerche proseguono

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Sale tragicamente il bilancio dei morti alla centrale idroelettrica di Bargi, nel comune di Camugnano, sull'Appennino bolognese. Trovati stamane senza vita altri corpi. Sale così a sei la conta delle vittime, al momento. Sono poche le speranze che possa essersela cavata chi ancora manca all'appello. Sarebbe un miracolo, a quanto fanno sapere i soccorritori sul posto, che non mollano le ricerche, tra acqua, detriti, olio, macerie. Stanno ripassando palmo a palmo ogni angolo dei piani della centrale così come i sommozzatori sono al lavoro nel bacino del lago artificiale di Suviana sul quale è adagiato il sito. Uno scenario apocalittico, che ricorda le difficoltà trovate dagli operatori in azione alla Costa Concordia, come ha raccontato uno dei caschi rossi impiegati in questi giorni nel Bolognese. 

Ritrovamento al piano - 9

Da quanto si apprende, il primo cadavere è stato rintracciato in prima mattinata al piano interrato -9. E' stato identificato nel primo pomeriggio, si tratta di Adriano Scandellari57 anni, nato a Padova e residente a Mestre.

Verso le 12 è arrivata la notizia di un altro corpo senza vita rintracciato dagli operatori sempre al piano -9, successivamente identificato in Paolo Casiraghi, 59enne di Milano, che è diventata così la quinta vittima. Trovato e identificato nel tardo pomeriggio anche il corpo senza vita di Alessandro D'Andrea, 37 anni, di Pontedera ma residente nel milanese. All'appello, alla prima serata di oggi, manca Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli.

Chi sono le altre vittime

Tra martedì e mercoledì sono stati rinvenuti altri tre corpi senza vita. Quelli di Petronel Pavel Tanase, che aveva 46 anni ed era residente a Settimo Torinese. Di origine rumena, era papà di due gemelli; Mario Pisani, il più anziano, aveva 74 anni, era residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto) anche se da qualche anno viveva al Nord. Era ex dipendente Enel, ora titolare della Engineering automation srl, la ditta per cui lavoravano anche le altre due vittime. Infine Vincenzo Franchina, aveva 36 anni e arrivava da Sinagra, nel Messinese. Si era sposato un anno fa ed era da poco diventato papà. Viveva a Genova. 

Le immagini dell'incendio nella centrale elettrica di Bargi sul lago di Suviana

Cinque i feriti ricoverati in ospedale  

Apprensione anche per i feriti. Due sono stati ricoverati all'ospedale Bufalini di Cesena: uno ha 25 anni e uno 42. Il più giovane ha riportato ustioni non particolarmente gravi alle mani ed è già stato dimesso. Il papà ha raccontato: "Mio figlio si è salvato grazie a una maglia sul viso". Al collega 42enne è invece andata peggio: ha ustioni profonde su oltre il 15% del corpo e problemi all'apparato respiratorio per le inalazioni. In rianimazione all'ospedale di Parma c'è un altro lavoratore ferito, di 54 anni. È in prognosi riservata, in condizioni stazionarie ma critiche sempre a causa delle ustioni. Prognosi riservata anche per un altro lavoratore ferito, di 35 anni, ricoverato in rianimazione a Bologna al Sant'Orsola. È intubato e ventilato meccanicamente ma stabile. Il quinto operaio ferito è stato portato a Pisa, si trova in Rianimazione. Originario di Venezia, ha 59 anni ed è parte dell'unità specialistica di Enel al lavoro nella centrale. 

(ultimo aggiornamento ore 17:16)

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